Parkinsonismo

(Parkinsonismo secondario; parkinsonismo atipico)

DiHector A. Gonzalez-Usigli, MD, HE UMAE Centro Médico Nacional de Occidente
Revisionato/Rivisto feb 2022
CONSULTA LA VERSIONE PER I PROFESSIONISTI
I fatti in Breve

Il parkinsonismo riguarda i sintomi del morbo di Parkinson (come rallentamento dei movimenti e tremori) che sono causati da un altro problema.

  • Il parkinsonismo è causato da disturbi cerebrali, lesioni cerebrali o da alcuni farmaci e tossine.

  • Chi soffre di parkinsonismo, come le persone affette da malattia di Parkinson, presenta tremori che si verificano quando i muscoli sono rilassati, rigidità muscolare, lentezza nei movimenti e problemi di equilibrio e di deambulazione.

  • I medici tentano di identificare le cause del parkinsonismo chiedendo informazioni su note condizioni che lo causano e mediante esami di diagnostica per immagini del cervello per identificare una possibile causa.

  • Se possibile, viene trattata la causa, possono essere prescritti farmaci per alleviare i sintomi, e adottate misure generali (come semplificare le attività quotidiane) per aiutare le persone a vivere meglio.

(Vedere anche Panoramica sui disturbi del movimento.)

Cause del parkinsonismo

La causa più comune di parkinsonismo è

  • l’uso di farmaci che bloccano o interferiscono con l’azione della dopamina

Alcuni farmaci e tossine interferiscono con la dopamina e altri messaggeri chimici che aiutano le cellule nervose a comunicare tra loro o ne bloccano l’azione (neurotrasmettitori). Ad esempio gli antipsicotici, usati per trattare la paranoia e la schizofrenia, bloccano l’azione della dopamina. La dopamina è un neurotrasmettitore essenziale nei gangli basali (aggregati di cellule nervose situati in profondità nel cervello), che promuovono un movimento fluido dei muscoli.

Il parkinsonismo può essere causato da varie altre patologie:

Il parkinsonismo causato da disturbi degenerativi del cervello viene definito parkinsonismo atipico.

Sintomi del parkinsonismo

Il parkinsonismo causa sintomi simili a quelli della malattia di Parkinson. Tra questi troviamo:

  • Un tremore di una mano quando i muscoli sono rilassati (tremore a riposo)

  • Rigidità muscolare

  • Rallentamento nei movimenti

  • Difficoltà a mantenere l’equilibrio e a camminare

Tali disturbi che causano il parkinsonismo possono provocare anche altri sintomi o variazioni dei sintomi parkinsoniani.

Alcuni di questi possono indicare che la causa non è la malattia di Parkinson. Tra questi troviamo:

  • Perdita di memoria prominente che si manifesta nel primo anno del disturbo (che indica demenza)

  • Sintomi del parkinsonismo da un solo lato del corpo (spesso dovuti ad alcuni tumori cerebrali o alla degenerazione gangliare cortico-basale)

  • Bassa pressione arteriosa, difficoltà di deglutizione, stipsi e problemi urinari (a volte dovuti ad atrofia sistemica multipla)

  • Cadute e confinamento a una sedia a rotelle nei primi mesi o anni della malattia

  • Anomalie del movimento oculare

  • Allucinazioni e problemi visuo-spaziali (come difficoltà a trovare le stanze a casa o a parcheggiare l’auto) che si sviluppano nelle prime fasi del disturbo

  • Sintomi che non diminuiscono in risposta al trattamento con levodopa

  • Incapacità di esprimere o capire un linguaggio parlato o scritto (afasia), incapacità di svolgere azioni di abilità semplici (aprassia) e incapacità di associare gli oggetti con il loro ruolo o funzione abituale (agnosia) a causa di una degenerazione gangliare cortico-basale

Nella degenerazione gangliare cortico-basale, la corteccia cerebrale (la parte del cervello che contiene la maggior parte delle cellule nervose) e i gangli basali si deteriorano progressivamente. Di solito i sintomi compaiono dopo i 60 anni.

I soggetti con degenerazione gangliare corticobasale presentano rigidità muscolare che colpisce un lato del corpo più dell’altro. Con il progredire della malattia muovere gli arti diventa sempre più difficile. Coordinazione ed equilibrio sono scarsi, sono presenti spasmi muscolari e la deglutizione diventa difficile. Le capacità cognitive sono compromesse e le persone hanno difficoltà a trovare, pronunciare e comprendere le parole. Molti soggetti perdono il controllo di una mano (sul lato maggiormente colpito): questa condizione prende il nome di sindrome della mano aliena. La mano può muoversi autonomamente. Ad esempio, può spontaneamente aprirsi o chiudersi a pugno.

Diagnosi del parkinsonismo

  • Valutazione medica

  • Di solito diagnostica per immagini cerebrale

  • Uso di levodopa per vedere se aiuta

Il medico chiede informazioni su disturbi pregressi, esposizione alle tossine e uso di farmaci che possono causare il parkinsonismo.

Generalmente vengono eseguite delle scansioni cerebrali, come una TAC o una RMI, per verificare la presenza di un disturbo strutturale che potrebbe causare i sintomi.

Se la diagnosi non è chiara, il medico può somministrare alla persona levodopa (un farmaco utilizzato per trattare la malattia di Parkinson) per escludere la malattia di Parkinson. Se si manifesta un miglioramento chiaro, è probabile che la causa sia la malattia di Parkinson.

Trattamento del parkinsonismo

  • Trattamento della causa quando è possibile

  • Talvolta, farmaci per alleviare i sintomi

  • Misure generali, come rimanere attivi se possibile

Se possibile, la causa del parkinsonismo viene corretta o trattata. Se la causa è un farmaco, questo viene interrotto per curare il disturbo. I sintomi possono diminuire o scomparire se si tratta la patologia sottostante.

I farmaci utilizzati per trattare la malattia di Parkinson (come la levodopa) spesso non sono efficaci nelle persone con parkinsonismo, ma a volte possono portare a un temporaneo miglioramento.

Se un farmaco antipsicotico causa sintomi parkinsoniani fastidiosi ed è necessario assumere un farmaco antipsicotico indefinitamente i medici sostituiscono il farmaco se possibile. Tuttavia, se non fosse possibile cambiare il farmaco, l’amantadina o un farmaco con effetti anticolinergici, come la benztropina, può alleviare i sintomi.

Sono utili gli stessi accorgimenti generali impiegati per aiutare le persone con malattia di Parkinson a mantenere la mobilità e l’indipendenza. Ad esempio, il soggetto dovrebbe

  • Rimanere attivo se possibile

  • Semplificare le attività quotidiane

  • Usare dispositivi di assistenza secondo necessità

  • Adottare misure per rendere l’abitazione sicura (come rimuovere tappeti per evitare di inciampare)

I fisioterapisti e i terapisti occupazionali possono aiutare le persone con questi accorgimenti.

Anche un’alimentazione corretta è importante.