La causa e i sintomi del TIA sono gli stessi di un ictus ischemico.
I TIA sono diversi dagli ictus ischemici perché i sintomi solitamente si risolvono entro 1 ora e non si verifica alcun danno cerebrale permanente.
I sintomi suggeriscono la diagnosi, ma viene fatto anche un esame di diagnostica per immagini del cervello.
Vengono effettuati altri esami di diagnostica per immagini ed esami del sangue per identificare la causa del TIA.
Si consiglia di controllare l’ipertensione arteriosa, gli alti livelli di colesterolo e gli alti livelli glicemici, nonché di smettere di fumare.
Vengono utilizzati farmaci per fluidificare il sangue e a volte un intervento chirurgico (endoarteriectomia carotidea) o di angioplastica con inserimento di stent per ridurre il rischio di ictus dopo un TIA.
(Vedere anche Panoramica dell’ictus Panoramica sull’ictus Un ictus si manifesta quando un’arteria che irrora il cervello si ostruisce o si rompe, causando la morte di un’area di tessuto cerebrale dovuta alla mancanza di afflusso ematico (infarto cerebrale)... maggiori informazioni e Ictus ischemico Ictus ischemico L’ictus ischemico è la morte di una parte del tessuto cerebrale (infarto cerebrale) dovuta a un insufficiente apporto di sangue e ossigeno al cervello in seguito al blocco di un’arteria. Si... maggiori informazioni ).
I TIA possono rappresentare un segno premonitore di un imminente ictus ischemico. I soggetti che hanno avuto un TIA hanno molte più probabilità di essere colpiti da un ictus rispetto a quelli che non ne hanno avuti. Il rischio di ictus è massimo nelle prime 24-48 ore successive al TIA. Riconoscere un TIA e identificarne e trattarne la causa può contribuire a prevenire un ictus.
I TIA sono più comuni nelle persone di mezza età e negli anziani.
Sono diversi dagli ictus ischemici perché non sembrano causare danni cerebrali permanenti. Ciò significa che i TIA si risolvono completamente e rapidamente e le cellule cerebrali non muoiono o almeno non in misura sufficiente da causare cambiamenti rilevabili mediante esami di diagnostica per immagini del cervello o una visita neurologica Esame neurologico Quando si sospetta un disturbo neurologico, i medici valutano tutti i sistemi dell’organismo durante l’esame obiettivo, ma si concentrano sul sistema nervoso. L’esame del sistema nervoso, ossia... maggiori informazioni .
Cause del TIA
Le cause di TIA e ictus ischemico Cause L’ictus ischemico è la morte di una parte del tessuto cerebrale (infarto cerebrale) dovuta a un insufficiente apporto di sangue e ossigeno al cervello in seguito al blocco di un’arteria. Si... maggiori informazioni sono prevalentemente le stesse. La maggior parte dei TIA si verifica quando un frammento di un coagulo di sangue (trombo) o di materiale lipidico (ateroma o placca), dovuto ad aterosclerosi, si stacca dal cuore o dalla parete di un’arteria (solitamente il collo), attraversa il flusso sanguigno (divenendo un embolo) e va a ostruire un’arteria cerebrale.
Se le arterie che vanno al cervello sono già ristrette (come nelle persone con aterosclerosi), altre condizioni possono talvolta causare sintomi analoghi a quelli di un TIA. Queste condizioni includono un livello di ossigeno molto basso nel sangue (che può derivare da una malattia polmonare), una carenza grave di globuli rossi (anemia Panoramica sull’anemia L’anemia è una condizione nella quale il numero dei globuli rossi è basso. I globuli rossi contengono emoglobina, una proteina che permette loro di trasportare ossigeno dai polmoni ai diversi... maggiori informazioni ), un avvelenamento da monossido di carbonio Avvelenamento da monossido di carbonio Il monossido di carbonio è un gas incolore e inodore che viene prodotto durante la combustione di molti materiali e può essere tossico se inalato in grandi quantità L’avvelenamento da monossido... maggiori informazioni , un ispessimento del sangue (come nella policitemia Policitemia vera La policitemia vera è una neoplasia mieloproliferativa delle cellule ematopoietiche del midollo osseo che determina una produzione eccessiva di tutti i tipi di cellule ematiche. La policitemia... maggiori informazioni ) o una pressione arteriosa molto bassa Ipotensione arteriosa Si definisce pressione arteriosa bassa una pressione arteriosa ridotta a tal punto da causare sintomi quali capogiri e svenimento. La pressione arteriosa molto bassa può causare danni agli organi... maggiori informazioni (ipotensione).
Fattori di rischio
Anche i fattori di rischio di TIA sono analoghi a quelli dell’ ictus ischemico Fattori di rischio L’ictus ischemico è la morte di una parte del tessuto cerebrale (infarto cerebrale) dovuta a un insufficiente apporto di sangue e ossigeno al cervello in seguito al blocco di un’arteria. Si... maggiori informazioni .
Alcuni di questi fattori di rischio possono essere controllati o modificati in certa misura, ad esempio trattando le patologie che aumentano il rischio.
I principali fattori di rischio modificabili per i TIA sono:
Insulino-resistenza (una risposta inadeguata all’insulina) che si verifica nel diabete di tipo 2
Obesità Obesità L’obesità è l’eccesso di peso corporeo. L’obesità è influenzata da diversi fattori, che di solito causano un apporto di calorie superiore a quanto necessario per l’organismo. Questi fattori... maggiori informazioni , in particolare se l’eccesso di peso è situato intorno all’addome
Consumo eccessivo di alcolici
Carenza di attività fisica
Una dieta non sana (ricca di grassi Tipi di grasso saturi, grassi trans e calorie)
Cardiopatie che aumentano il rischio di formazione di coaguli ematici nel cuore, il rischio che si distacchino e viaggino attraverso i vasi sanguigni come emboli (come l’ attacco di cuore Sindromi coronariche acute (attacco cardiaco; infarto miocardico; angina instabile) Le sindromi coronariche acute originano da un’improvvisa ostruzione di un’arteria coronaria. A seconda della sede e della sua entità, questa ostruzione provoca un’angina instabile o un attacco... maggiori informazioni oppure un’alterazione del ritmo cardiaco nota come fibrillazione atriale Fibrillazione atriale e flutter atriale La fibrillazione e il flutter atriale sono delle forme di scariche elettriche molto rapide che causano una contrazione molto veloce degli atri (le camere superiori del cuore); alcuni impulsi... maggiori informazioni )
Endocardite infettiva Endocardite infettiva L’endocardite infettiva è un’infezione del rivestimento del cuore (endocardio) e, in genere, anche delle valvole cardiache. L’endocardite infettiva si sviluppa quando dei batteri entrano nel... maggiori informazioni (un’infezione del rivestimento del cuore e in genere anche delle valvole cardiache)
Uso di cocaina Cocaina La cocaina è una sostanza stimolante che crea dipendenza ricavata dalle foglie della pianta della coca. La cocaina è un forte stimolante che aumenta la vigilanza, provoca euforia e fa sentire... maggiori informazioni o anfetamine Amfetamine Le anfetamine sono farmaci stimolanti utilizzati per curare determinate condizioni mediche, ma sono anche oggetto di abuso. Le anfetamine aumentano la vigilanza, migliorano le prestazioni fisiche... maggiori informazioni
Uso di una terapia a base di estrogeni, compresi i contraccettivi orali
I fattori di rischio non modificabili includono
Avere già avuto un ictus
Sesso maschile
Età più avanzata
Parenti che hanno avuto un ictus
Sintomi del TIA
Il TIA esordisce improvvisamente. I sintomi sono identici a quelli di un ictus ischemico Sintomi L’ictus ischemico è la morte di una parte del tessuto cerebrale (infarto cerebrale) dovuta a un insufficiente apporto di sangue e ossigeno al cervello in seguito al blocco di un’arteria. Si... maggiori informazioni , ma sono temporanei e reversibili. Solitamente durano da 2 a 30 minuti e poi si risolvono completamente.
Un soggetto può manifestare più di un TIA in un solo giorno come anche solo due o tre TIA nell’arco di diversi anni.
I sintomi possono includere
Debolezza o paralisi improvvisa di un lato del corpo (ad esempio metà del viso, un braccio o una gamba o un’intera parte)
Perdita improvvisa di sensibilità o sensazioni anomale da un lato del corpo
Improvvisa difficoltà a parlare (biascicamento)
Stato confusionale improvviso, con difficoltà a capire il linguaggio
Improvvisa riduzione, offuscamento o perdita della vista, in particolare da un occhio
Improvvise vertigini o perdita di equilibrio e di coordinazione
Diagnosi del TIA
Rapida risoluzione dei sintomi
Tomografia computerizzata e, quando disponibile, risonanza magnetica per immagini
Esami per determinare le cause
Le persone che manifestano un sintomo improvviso simile a un sintomo qualsiasi di ictus, anche se si risolve rapidamente, devono recarsi immediatamente in pronto soccorso. Questo sintomo suggerisce un TIA. Tuttavia, altri disturbi, come crisi convulsive, tumori cerebrali, emicrania e livelli di zucchero nel sangue eccessivamente bassi (ipoglicemia), possono presentare sintomi simili ed è pertanto necessaria un’ulteriore valutazione.
Il medico sospetta un TIA se si sviluppano i sintomi di un ictus, in particolare se si risolvono in meno di 1 ora. Può però non essere in grado di distinguere un ictus da un TIA prima che si risolvano i sintomi. Le persone che hanno sintomi di TIA o di ictus vengono valutate rapidamente. Quelle che hanno avuto un TIA vengono solitamente ricoverate in ospedale, almeno per un breve periodo, per effettuare degli esami e per poter intervenire rapidamente qualora si verifichi un ictus poco dopo il TIA. Il rischio di ictus è massimo nelle prime 24-48 ore successive a un TIA.
Il medico controlla i fattori di rischio dell’ictus facendo domande, rivedendo l’anamnesi medica ed effettuando esami del sangue.
Vengono effettuati esami di diagnostica per immagini, come la tomografia computerizzata (TC) o la risonanza magnetica (RM) per controllare la presenza di ictus, emorragia e tumori cerebrali. Un tipo speciale di RMI, detta RMI pesata in diffusione RMI con tensore di diffusione La RMI utilizza un forte campo magnetico e onde radio ad altissima frequenza per produrre immagini molto dettagliate. La RMI non utilizza raggi X ed è generalmente molto sicura. (Vedere anche... maggiori informazioni , può mostrare le aree di tessuto cerebrale gravemente danneggiate e non funzionanti. La RMI pesata in diffusione può spesso essere utile per differenziare un TIA da un ictus ischemico. Tuttavia, la RMI pesata in diffusione non è sempre disponibile.
Vengono eseguiti degli esami per determinare cosa abbia causato il TIA. Essi possono includere
Elettrocardiogramma Elettrocardiogramma L’elettrocardiogramma è un procedura rapida, semplice e indolore nella quale gli impulsi elettrici del cuore vengono amplificati e registrati. La registrazione, ovvero l’elettrocardiogramma... maggiori informazioni (ECG), compreso il monitoraggio continuo con ECG Elettrocardiogramma dinamico continuo Un normale elettrocardiogramma (ECG) registra l'attività elettrica del cuore solo per pochi secondi. Consente di individuare anomalie costanti; tuttavia talvolta le aritmie e l’inadeguato flusso... maggiori informazioni , per identificare alterazioni del ritmo cardiaco
Ecocardiogramma per verificare la presenza nel cuore di coaguli, di anomalie di pompaggio o strutturali e disturbi delle valvole
Altri esami di diagnostica per immagini
Esami del sangue alla ricerca di disturbi quali anemia e policitemia, e di fattori di rischio come livelli elevati di colesterolo o diabete
Altri esami di diagnostica per immagini aiutano a determinare se un’arteria del cervello è bloccata, di quale arteria si tratti e quale sia l’entità del blocco. Questi esami forniscono immagini delle arterie che trasportano il sangue al cervello attraverso il collo (le carotidi interne e le arterie vertebrali) e di quelle del cervello (come le arterie cerebrali). Essi includono ecocolordoppler Ecografia color doppler L’ecografia utilizza onde ad alta frequenza (ultrasuoni) per produrre immagini degli organi interni e di altri tessuti. Un dispositivo chiamato trasduttore converte la corrente elettrica in... maggiori informazioni (usato per valutare il flusso di sangue attraverso le arterie), angiografia con risonanza magnetica per immagini Angio risonanza magnetica (angio-RM) e angio-TC angio TAC .
Trattamento del TIA
Controllo dei fattori di rischio di TIA
Farmaci che diminuiscono la probabilità che si formino coaguli di sangue
A volte, intervento chirurgico o di angioplastica con stent
Il trattamento di un TIA è volto a prevenire un ictus. È uguale al trattamento successivo a un ictus ischemico Trattamento L’ictus ischemico è la morte di una parte del tessuto cerebrale (infarto cerebrale) dovuta a un insufficiente apporto di sangue e ossigeno al cervello in seguito al blocco di un’arteria. Si... maggiori informazioni .
Il primo passo per prevenire un ictus è di controllare, se possibile, i principali fattori di rischio di ictus:
Farmaci
Possono essere somministrati dei farmaci che diminuiscono la probabilità che si formino coaguli di sangue (antipiastrinici o anticoagulanti).
L’assunzione di un farmaco antipiastrinico, come l’aspirina, una combinazione di compresse di aspirina a bassa dose più dipiridamolo, clopidogrel o clopidogrel più aspirina, riducono le probabilità di formazione di coaguli e quindi di TIA o di ictus ischemico. I farmaci antipiastrinici impediscono alle piastrine di addensarsi e di formare coaguli (le piastrine sono piccolissime particelle nel sangue simili a cellule che lo aiutano a coagularsi in risposta ai vasi sanguigni danneggiati).
Sembra che l’assunzione di clopidogrel più aspirina riduca il rischio di ictus futuri più dell’assunzione della sola aspirina, tuttavia solo nei primi 3 mesi dopo l’ictus. Dopodiché, l’assunzione della combinazione non presenta alcun vantaggio aggiuntivo rispetto alla sola aspirina. Inoltre, l’assunzione di clopidogrel più aspirina aumenta leggermente il rischio di sanguinamento.
Se un coagulo di sangue proveniente dal cuore è la causa del TIA, vengono somministrati degli anticoagulanti, come il warfarin, per fluidificare il sangue. Il dabigatran, l’apixaban e il rivaroxaban sono nuovi anticoagulanti a volte utilizzati al posto del warfarin. Questi anticoagulanti più recenti sono più pratici da utilizzare perché, al contrario del warfarin, non necessitano di regolari controlli mediante analisi del sangue per misurare le tempistiche di coagulazione del sangue. Inoltre, non interagiscono con alcun alimento ed è improbabile che interagiscano con altri farmaci. I nuovi anticoagulanti presentano però alcuni svantaggi. Dabigatran e apixaban vanno assunti due volte al giorno. (Il warfarin va assunto una volta al giorno.) Inoltre, è necessario che, affinché questi nuovi farmaci siano efficaci, il soggetto non salti alcuna dose. Questi farmaci sono altresì decisamente più costosi del warfarin.
Intervento chirurgico
Il livello di restringimento delle carotidi aiuta il medico a valutare il rischio di ictus o di TIA successivi e quindi a determinare la necessità di ulteriori trattamenti. Se si ritiene che la persona sia ad alto rischio (ad esempio, se la carotide si è ristretta almeno del 70%), può essere effettuato un intervento chirurgico per allargare l’arteria (chiamato endoarteriectomia carotidea Intervento chirurgico ) in modo da ridurre il rischio. Un’endoarteriectomia carotidea solitamente implica l’asportazione di depositi lipidici (ateromi o placche) dovuti all’aterosclerosi e di coaguli di sangue dalla carotide interna. Tuttavia, l’operazione può scatenare un ictus poiché disloca i coaguli o altro materiale, che possono attraversare il flusso sanguigno e ostruire un’arteria. Tuttavia, dopo l’intervento, il rischio di ictus si riduce per diversi anni, rispetto a quanto previsto con la terapia farmacologica. La procedura può determinare un attacco cardiaco perché i soggetti che vi vengono sottoposti spesso presentano fattori di rischio per coronaropatia.
Stent
Se un soggetto non è abbastanza in buona salute da poter subire un intervento chirurgico, si può effettuare un’angioplastica con introduzione di stent (vedere la figura Capire l’intervento coronarico percutaneo (PCI) Capire l’intervento coronarico percutaneo (ICP) ). In questa procedura, un catetere con un palloncino all’estremità viene introdotto nell’arteria ristretta. Il palloncino viene quindi gonfiato per alcuni secondi per dilatare l’arteria. Per mantenere l’arteria dilatata, vi si introduce un tubicino di rete metallica (stent).