Intimità e terza età

DiDaniel B. Kaplan, PhD, LICSW, Adelphi University School of Social Work
Revisionato/Rivisto apr 2023
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    L’intimità si riferisce a una sensazione di vicinanza condivisa tra due persone. Si basa sulla conoscenza dell’altra persona e sulla familiarità con l’altra persona. Include l’intimità emotiva, sociale (basata sulle esperienze condivise) e fisica (compresi il contatto fisico, le coccole e i rapporti sessuali).

    Il desiderio di intimità non diminuisce con l’età e non c’è età in cui l’intimità, anche fisica, non sia appropriata. Tuttavia, i disturbi e i cambiamenti emotivi che spesso si verificano con l’invecchiamento possono interferire con lo sviluppo e il mantenimento di una relazione intima. L’invecchiamento può inoltre cambiare il modo in cui l’intimità si esprime.

    L’intimità, particolarmente quella fisica, può andare persa per uno dei seguenti motivi:

    • Perdita di un compagno: la perdita o l’assenza di un compagno o una compagna è probabilmente la più comune barriera per l’intimità legata all’età.

    • Malattie: vari disturbi che divengono più comuni con l’invecchiamento possono interferire con l’intimità fisica. I disturbi vascolari e il diabete possono causare disfunzione erettile. L’artrite può limitare i movimenti e renderli dolorosi. Il dolore, il disagio, i farmaci e la preoccupazione associata a un disturbo possono smorzare il desiderio di intimità. Il deficit cognitivo e la demenza possono complicare i problemi di consenso e di agio nei confronti dell’intimità. Per il partner, lo stress e le esigenze dell’assistenza all’anziano possono interferire con l’intimità.

    • Uso di farmaci: è più probabile che gli anziani assumano farmaci (come farmaci per trattare l’ipertensione arteriosa o che influenzano la funzione cerebrale). Alcuni possono causare problemi che interferiscono con l’intimità (ad esempio, disfunzione erettile o riduzione del desiderio sessuale).

    • Cambiamenti relativi all’età: i livelli di ormoni sessuali diminuiscono, causando cambiamenti che generano disagi o difficoltà nel rapporto sessuale. Il rivestimento della vagina, ad esempio, può divenire più sottile (atrofia) e la lubrificazione può essere ridotta. Il desiderio sessuale può ridursi.

    • Riluttanza a discutere gli effetti dell’invecchiamento: gli anziani che sviluppano problemi che interferiscono con l’intimità fisica o che si sentono in imbarazzo per i cambiamenti che si manifestano nel loro corpo (ad esempio, la comparsa di rughe o cedimenti della cute) possono essere riluttanti a discutere di tali cambiamenti con il proprio partner o il proprio medico.

    • Differenza di aspettative nella coppia: uno dei partner può desiderare determinate espressioni fisiche di intimità non desiderate dall’altro.

    • Mancanza di riservatezza: gli anziani che vivono con i familiari o in una struttura di assistenza residenziale hanno minori opportunità di beneficiare della riservatezza necessaria per avere un’intimità fisica.

    • Passaggio ad altre forme di intimità: le passioni possono affievolirsi dopo anni di convivenza. Il rapporto sessuale può diventare meno frequente o interrompersi. Molte coppie - la maggior parte senza prestare molta attenzione - si abituano ad altre forme di intimità (come toccarsi, massaggiarsi, baciarsi o abbandonarsi ad espressioni verbali affettuose) che esprimono familiarità, cura o impegno verso il proprio partner.

    Tuttavia, molti anziani continuano ad avere un sano rapporto sessuale. L’intimità, in particolare quella fisica, può aiutare a prevenire la depressione e a migliorare l’autostima e la salute fisica.

    Gli anziani che hanno un nuovo partner sessuale dovrebbero praticare sesso sicuro. Sempre più anziani contraggono infezioni sessualmente trasmissibili, tra cui l’AIDS. Tali infezioni sono un rischio, indipendentemente dall’età.