HealthDay
MALATTIA

Vaccinazioni infantili

DiMichael J. Smith, MD, MSCE, Duke University School of Medicine
Revisionato/Rivisto nov 2021
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I fatti in Breve

La vaccinazione protegge i bambini contro molte malattie infettive. I vaccini contengono componenti non infettivi di batteri o virus oppure forme intere di questi microrganismi che sono state attenuate in modo da non indurre infezione. La somministrazione di un vaccino (in genere mediante iniezione) stimola il sistema immunitario a difendersi contro tale patologia. La vaccinazione viene anche chiamata immunizzazione perché produce uno stato di immunità contro la malattia (vedere anche Panoramica sull’immunizzazione).

Efficacia dei vaccini

I vaccini hanno debellato il vaiolo ed eliminato quasi completamente altre patologie infettive, come la poliomielite, che in passato erano cause comuni di problemi di salute cronici o di morte nei bambini. Nonostante tali successi, è importante che gli operatori sanitari continuino a vaccinare i bambini. Molte malattie, contro le quali esistono le vaccinazioni, sono ancora presenti negli Stati Uniti e restano comuni in alcune parti del mondo. Per esempio, nel 2019 ci sono stati 1.249 casi di morbillo, per la maggior parte in soggetti non vaccinati. Si tratta del numero più alto di casi di morbillo negli Stati Uniti dal 1992. Queste infezioni possono diffondersi rapidamente tra i bambini non vaccinati che, a causa della facilità degli spostamenti moderni, possono essere esposti anche se vivono in aree in cui una malattia non è diffusa.

Sicurezza dei vaccini

I vaccini che vengono approvati per l’uso clinico sono generalmente sicuri ed efficaci. Nessun vaccino (o altro farmaco) è efficace e sicuro al 100%: alcuni bambini vaccinati diventano immuni e altri presentano effetti collaterali. In genere, gli effetti collaterali sono poco rilevanti, come dolore e arrossamento in sede di iniezione, eruzione cutanea o febbre moderata. Molto raramente, compaiono complicanze gravi.

Il miglioramento dei vaccini è continuo, per garantire sicurezza ed efficacia. I miglioramenti includono l’utilizzo di

  • un vaccino contro la pertosse acellulare (in genere combinato con il vaccino contro tetano e difterite, DTaP), che presenta una probabilità minore di effetti collaterali rispetto al vaccino contro la pertosse a cellule intere utilizzato in precedenza (sempre combinato con quello contro difterite e tetano, DPT)

  • Un vaccino anti-polio (injectable polio vaccine, IPV) inattivato, iniettabile al posto del vaccino orale (oral polio vaccine, OPV) utilizzato in precedenza

L’OPV, costituito da un virus vivo, attenuato, può causare poliomielite se il virus attenuato muta. Questo evento è raro e avviene una volta ogni 2,4 milioni di bambini. Negli Stati Uniti viene usato l’IPV, ma alcuni Paesi usano l’OPV perché il rischio è estremamente basso e il vaccino orale è meno costoso e più facile da somministrare.

Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS)

Prima di ottenere l’autorizzazione, un vaccino, come ogni prodotto medico, viene valutato in sperimentazioni cliniche controllate, Questi studi confrontano il nuovo vaccino con un placebo o con un vaccino precedentemente esistente per la stessa malattia per valutare se il vaccino è efficace e identificare gli effetti collaterali comuni. Tuttavia, alcuni effetti collaterali sono troppo rari da essere rilevati in un qualsiasi studio clinico di dimensioni ragionevoli e si manifestano solo dopo la somministrazione di routine di un vaccino (o di un altro farmaco) a molte persone. Pertanto, è stato creato un sistema di sorveglianza, il Vaccine Adverse Event Reporting System (vedere VAERS) per monitorare la sicurezza dei vaccini utilizzati per il grande pubblico.

Il VAERS è un programma di sicurezza co-sponsorizzato dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense e dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Viene usato per raccogliere le segnalazioni dei soggetti che ritengono di aver subito un effetto collaterale dopo una recente vaccinazione e degli operatori sanitari che hanno identificato alcuni possibili effetti collaterali dopo la somministrazione di un vaccino, anche se non hanno la certezza della correlazione tra effetti e vaccino. Pertanto, l’esistenza di una segnalazione VAERS non è una prova che un vaccino causi un certo effetto collaterale. Il VAERS è semplicemente un sistema per raccogliere dati su eventi che potrebbero essere effetti collaterali. La FDA può quindi valutare ulteriormente la segnalazione confrontando con quale frequenza il possibile effetto collaterale si è verificato in soggetti vaccinati rispetto ai soggetti non vaccinati.

National Vaccine Injury Compensation Program

Per consentire di valutare i rischi e i benefici della vaccinazione, il governo statunitense richiede ai medici di fornire ai genitori una dichiarazione informativa sul vaccino (Vaccine Information Statement) ogni volta che un bambino viene vaccinato (dati USA). È stato inoltre istituito un Programma nazionale di risarcimento delle lesioni da vaccini (National Vaccine Injury Compensation Program) per risarcire le vittime di lesioni di cui è dimostrata la correlazione con i vaccini (dati USA). Questo programma è stato istituito poiché è nell’intento di medici e autorità sanitarie proteggere il maggior numero possibile di bambini da malattie fatali.

Quando valutano i rischi e i benefici della vaccinazione, i genitori sono tenuti a ricordare che, per la maggior parte dei bambini, i vantaggi di un vaccino superano di gran lunga i rischi.

Ulteriori informazioni

Le seguenti sono alcune risorse in lingua inglese che possono essere utili. Si prega di notare che IL MANUALE non è responsabile del contenuto di tali risorse.

  1. Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS): dove e come segnalare gli effetti collaterali dei vaccini

  2. National Vaccine Injury Compensation Program: dove e come richiedere un risarcimento per lesioni causate da vaccini

  3. Sicurezza dei vaccini: una risorsa che fornisce informazioni su tutti gli aspetti della sicurezza dei vaccini, incluso il monitoraggio della sicurezza e la ricerca