Pemfigoide gravidico

(Herpes gestationis)

DiAntonette T. Dulay, MD, Main Line Health System
Revisionato/Rivisto ott 2022
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I fatti in Breve

Il pemfigoide gravidico è una rara eruzione cutanea estremamente pruriginosa che si verifica durante la gravidanza o subito dopo una gravidanza.

  • Solitamente l’eruzione cutanea inizia attorno all’ombelico, compare durante il 2º o 3º trimestre e scompare entro alcune settimane o mesi dal parto.

  • Normalmente il feto non è interessato, sebbene alcuni sviluppino un’eruzione simile che scompare senza trattamento entro alcune settimane.

  • La diagnosi di pemfigoide gravidico si basa sull’aspetto dell’eruzione cutanea,

  • che viene trattata con una crema corticosteroidea o, se grave, con un corticosteroide orale.

Le complicanze della gravidanza, come il pemfigoide gravidico, sono problemi che si presentano unicamente durante la gravidanza stessa. Le complicanze della gravidanza possono interessare la donna, il feto o entrambi e possono insorgere in diversi momenti nel corso della gravidanza. Tuttavia, la maggior parte delle complicanze della gravidanza può essere trattata in maniera efficace.

Si ritiene sia causato da anticorpi anomali che attaccano i tessuti dell’organismo, una reazione autoimmune. Questo disturbo è relativamente raro.

Sintomi del pemfigoide gravidico

L’eruzione cutanea del pemfigoide gravidico si presenta sotto forma di puntini rossi piatti o sollevati che spesso si formano inizialmente nella zona dell’addome intorno all’ombelico, successivamente si formano vesciche che si diffondono. Possono essere piccole o grandi, di forma irregolare e piene di liquido. Si tratta di eruzioni estremamente pruriginose. L’eruzione cutanea può diffondersi al resto del corpo, compresi tronco, braccia, gambe, palmi delle mani e piante dei piedi. Viso e bocca non sono di solito colpiti.

Solitamente si manifestano nel 2° o 3° trimestre, ma non è escluso che insorgano prima o immediatamente dopo il parto. Generalmente, peggiorano subito dopo il parto e scompaiono entro alcune settimane o mesi. Spesso si ripresenta in una gravidanza successiva e talvolta anche se la donna assume contraccettivi orali. Può anche ripresentarsi mentre le donne hanno il ciclo mestruale o quando le ovaie rilasciano un ovulo (all’ovulazione).

Di solito il bambino non è interessato, ma occasionalmente può nascere con un’eruzione cutanea analoga, che in genere scompare senza trattamento entro poche settimane. La presenza di pemfigoide gravidico aumenta anche il rischio di problemi quali morte del neonato in caso di parto prematuro o crescita inferiore al previsto (restrizione della crescita intrauterina).

Diagnosi del pemfigoide gravidico

  • Valutazione medica

  • Talvolta una biopsia cutanea

Il pemfigoide gravidico viene diagnosticato in base all’aspetto dell’eruzione cutanea. Talvolta viene prelevato un campione di pelle dalla zona colpita (biopsia cutanea) che viene analizzato per la presenza di anticorpi anomali.

Trattamento del pemfigoide gravidico

  • Corticosteroidi

  • Antistaminici

Spesso applicare una crema cortisonica (come il triamcinolone) direttamente sulla cute aiuta ad alleviare il prurito.

Nelle eruzioni cutanee più diffuse, si somministra un corticosteroide (come il prednisone) per via orale.

Per alleviare il prurito possono essere utilizzati antistaminici che non provocano sonnolenza, assunti per via orale.