Polipi del colon e del retto

DiMinhhuyen Nguyen, MD, Fox Chase Cancer Center, Temple University
Revisionato/Rivisto mar 2021
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I fatti in Breve

Il polipo è una neoformazione di tessuto che si proietta dalla parete di uno spazio cavo, come l’intestino.

  • Alcuni polipi sono causati da condizioni ereditarie.

  • Il sintomo più frequente è il sanguinamento dal retto.

  • Alcuni polipi diventano cancerosi (vedere Tumori del colon-retto).

  • Per la diagnosi si procede a una colonscopia.

  • L’asportazione in sede di colonscopia è la forma di trattamento migliore.

I polipi possono crescere anche all’interno del naso (polipi nasali).

I polipi che crescono sulla parete intestinale o rettale sporgono nell’intestino o nel retto e possono essere non cancerosi (benigni), precancerosi (adenomatosi) o cancerosi (carcinomi maligni). I polipi hanno dimensioni estremamente variabili; più grande è il polipo, maggiore è il rischio che sia canceroso o che lo diventi (o che si tratti di una lesione precancerosa). I polipi possono formarsi con o senza un peduncolo (un pezzetto di tessuto che unisce il polipo alla parete intestinale, in modo simile a quello in cui il collo unisce la testa al resto del corpo).

Polipi
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I polipi possono formarsi con o senza un peduncolo (un pezzetto di tessuto che unisce il polipo alla parete intestinale, in modo simile a quello in cui il collo unisce la testa al resto del corpo). Il polipo a sinistra è attaccato direttamente alla parete dell’intestino crasso e non ha un peduncolo. Il polipo a destra ha un peduncolo. Dopo una biopsia, i medici hanno stabilito che entrambi i polipi erano non cancerosi (benigni).
Immagini fornite da David M. Martin.

Vi sono molti tipi di polipi ma i medici generalmente li suddividono in

  • Polipi adenomatosi

  • Polipi non adenomatosi

I polipi adenomatosi, che consistono principalmente in cellule ghiandolari che rivestono l’interno dell’intestino crasso, hanno tendenzialmente carattere precanceroso.

I polipi non adenomatosi possono svilupparsi da vari tipi di cellule, incluse le cellule non ghiandolari che rivestono l’intestino, le cellule adipose e le cellule muscolari. Alcuni polipi non adenomatosi sono causati da altri disturbi, ad esempio i polipi infiammatori che si sviluppano nei soggetti con colite ulcerosa cronica. I polipi non adenomatosi hanno meno probabilità di essere precancerosi.

Condizioni ereditarie che causano i polipi intestinali

Alcuni polipi sono il risultato di patologie ereditarie, tra cui la poliposi adenomatosa familiare, la sindrome da poliposi associata a MUTYH e la sindrome di Peutz-Jeghers.

Nella sindrome di Peutz-Jeghers, si rileva la presenza di numerosi piccoli polipi nello stomaco, nell’intestino tenue e nell’intestino crasso. Inoltre il paziente presenta un elevato numero di macchie nero-bluastre sul viso, all’interno della bocca e su mani e piedi. Le macchie tendono a scomparire con la pubertà, eccetto quelle interne alla bocca. I pazienti affetti dalla sindrome di Peutz-Jeghers presentano un maggiore rischio di sviluppare il cancro in molti organi, in particolare pancreas, stomaco, intestino tenue, colon, mammelle, polmone, testicoli, ovaio e utero.

Esempi di sindrome di Peutz-Jeghers
Macchie nero-bluastre all’interno della bocca (sindrome di Peutz-Jeghers)
Macchie nero-bluastre all’interno della bocca (sindrome di Peutz-Jeghers)

© Springer Science+Business Media

Macchie nero-bluastre sulla pelle e sulle labbra (sindrome di Peutz-Jeghers)
Macchie nero-bluastre sulla pelle e sulle labbra (sindrome di Peutz-Jeghers)

© Springer Science+Business Media

Macchie nero-bluastre all’interno della bocca e sulle labbra (sindrome di Peutz-Jeghers)
Macchie nero-bluastre all’interno della bocca e sulle labbra (sindrome di Peutz-Jeghers)

© Springer Science+Business Media

Macchie nero-bluastre sulle dita (sindrome di Peutz-Jeghers)
Macchie nero-bluastre sulle dita (sindrome di Peutz-Jeghers)

© Springer Science+Business Media

Sintomi dei polipi del colon-retto

La maggior parte dei polipi non provoca sintomi. Quando presenti, il sintomo più frequente è il sanguinamento dal retto. Un polipo di grandi dimensioni può dare luogo a crampi, dolore addominale, ostruzione o intussuscezione (un segmento dell’intestino scivola nell’altro, riproducendo il meccanismo del telescopio). Polipi importanti con fini estroflessioni simili a dita visibili solo al microscopio (chiamati adenomi villosi) possono secernere acqua e sali, provocando diarrea liquida profusa, abbassando di conseguenza i livelli di potassio (ipokaliemia). Raramente, un polipo rettale impiantato su un lungo peduncolo si allunga fino a sporgere dall’ano.

Adenoma tubulo-villoso
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Questo polipo non ha un peduncolo. Dopo la biopsia, i medici hanno stabilito che si trattava di un adenoma tubulo-villoso.
Immagine fornita dal Dott. David M. Martin.

Diagnosi di polipi del colon-retto

  • Colonscopia

La presenza dei polipi può essere percepita dal medico inserendo un dito guantato nel retto, ma, in linea generale, si rileva in sede di colonscopia volta a esaminare l’intero intestino crasso. Questo esame completo e affidabile si esegue perché, di solito, sono presenti più polipi, uno dei quali può essere canceroso. Durante la colonscopia, eventuali polipi osservati vengono rimossi e valutati per la possibile presenza di cancro.

Monitoraggio della sindrome di Peutz-Jeghers

In presenza di macchie nere bluastre sulle labbra o in bocca e/o 2 o più polipi nel tratto digerente o un’anamnesi familiare di sindrome di Peutz-Jeghers è necessario un esame del sangue per stabilire se esiste il disturbo.

Dopo la diagnosi di sindrome di Peutz-Jeghers il medico raccomanda esami regolari per individuare i vari tumori che possono svilupparsi a causa di questa malattia.

Prevenzione dei polipi del colon-retto

Per prevenire la formazione di nuovi polipi nei soggetti con polipi o tumore del colon possono essere prescritti aspirina e coxib (inibitori della COX-2).

Trattamento dei polipi del colon-retto

  • Asportazione durante una colonscopia o, a volte, mediante intervento chirurgico

I medici generalmente raccomandano di asportare tutti i polipi dell’intestino crasso e del retto per la loro possibile degenerazione cancerosa. I polipi sono asportati durante una colonscopia che utilizza uno strumento per tagliare o un bisturi elettrico. Se non è possibile asportare un polipo durante la colonscopia, può essere necessario un intervento chirurgico addominale.

Se il polipo risulta canceroso, la necessità di ulteriore trattamento dipende dalla possibile diffusione del cancro. Il rischio di diffusione viene stabilito attraverso l’esame microscopico del polipo. Se il rischio è basso, non è necessario un ulteriore trattamento. Se il rischio è elevato, si asporta chirurgicamente il tratto interessato dell’intestino crasso e si riconnettono i margini intestinali resecati (vedere anche Trattamento del tumore del colon-retto).

Quando si asporta un polipo, si esegue una colonscopia per esaminare tutto l’intestino crasso e il retto. Le colonscopie di controllo vengono eseguite a intervalli diversi, in base a fattori fra cui il numero, le dimensioni e il tipo di polipi. Se non è possibile eseguire una colonscopia, si può procedere a una radiografia con clistere baritato o a una colonografia con tomografia computerizzata (TC) per esaminare l’intestino crasso.