Criptococcosi

(blastomicosi europea; torulosi)

DiSanjay G. Revankar, MD, Wayne State University School of Medicine
Revisionato/Rivisto apr 2021
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La criptococcosi è un’infezione causata dai miceti Cryptococcus neoformans o Cryptococcus gattii.

  • I soggetti possono non riscontrare sintomi o soffrire di cefalea e stato confusionale, sviluppare tosse e dolore toracico o eruzione cutanea, a seconda dell’area di localizzazione dell’infezione.

  • La diagnosi si basa sugli esami colturali dei campioni di tessuto e liquidi.

  • I farmaci antimicotici vengono somministrati per via orale oppure, se l’infezione è grave, per via endovenosa.

(Vedere anche Panoramica sulle infezioni micotiche)

Cryptococcus neoformans si trova prevalentemente nel terreno contaminato da escrementi di uccelli, soprattutto quelli dei piccioni. È presente in tutto il mondo. Cryptococcus gattii di solito è presente nel suolo intorno agli alberi. Si sono verificate epidemie nella regione del Pacifico nordoccidentale, in Papua Nuova Guinea, nell’Australia settentrionale e nell’Europa mediterranea. A differenza di Cryptococcus neoformans, Cryptococcus gattii non è associato agli uccelli.

L’infezione da Cryptococcus era relativamente rara fino all’inizio dell’epidemia di AIDS. La criptococcosi è la micosi potenzialmente fatale più comune nelle persone affette da AIDS.

Il micete tende a infettare le persone con sistema immunitario indebolito, tra cui quelle con le seguenti condizioni:

Tuttavia, la criptococcosi causata da Cryptococcus gattii può anche svilupparsi in soggetti con sistema immunitario normale. Inoltre, si manifesta più frequentemente in presenza di altre patologie polmonari, nelle persone di età pari o superiore a 50 anni e nei fumatori.

L’infezione in genere si contrae con l’inalazione delle spore del micete; pertanto, la criptococcosi generalmente interessa i polmoni. Si diffonde con maggiore frequenza al cervello e ai tessuti che rivestono il cervello e il midollo spinale (meningi), provocando la meningite.

La criptococcosi può anche diffondersi alla pelle e ad altri tessuti, come le ossa, le articolazioni, il fegato, la milza, i reni e la prostata, e in tali casi, fatta eccezione per le infezioni cutanee, di solito i sintomi sono scarsi o assenti.

Sintomi della criptococcosi

La criptococcosi produce solitamente sintomi modesti e vaghi. La sintomatologia varia in funzione della sede dell’infezione:

  • Infezione polmonare: asintomatica in alcuni soggetti; tosse o dolore al torace in altri e, se l’infezione è grave, respirazione faticosa

  • Meningite: cefalea, visione annebbiata, depressione, agitazione e stato confusionale

  • Infezione cutanea: eruzione con presenza di papule (a volte piene di pus) o di ulcere aperte

Criptococcosi che si diffonde alla cute
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La criptococcosi può diffondersi alla cute e causare un’eruzione costituita da escrescenze (a volte piene di pus) o da ulcere aperte.
Immagine per gentile concessione di www.doctorfungus.org © 2005.

L’infezione polmonare di rado è pericolosa. La meningite è potenzialmente fatale.

Diagnosi della criptococcosi

  • Coltura ed esame di un campione di tessuto o liquido corporeo

Per diagnosticare la criptococcosi, il medico preleva campioni di tessuto e liquidi corporei da sottoporre a coltura e ad analisi. La diagnosi richiede una puntura lombare (rachicentesi) per ottenere del liquido cerebrospinale (il liquido che circonda il cervello e il midollo spinale).

Può venire eseguita un’analisi del sangue e del liquido cerebrospinale per ricercare certe sostanze rilasciate da Cryptococcus.

Inoltre, per verificare la presenza di segni di infezione polmonare si esegue una radiografia del torace.

Trattamento della criptococcosi

  • Farmaci antimicotici

Solitamente, per il trattamento della criptococcosi si utilizzano gli antimicotici.

Persone con sistema immunitario normale

Se l’infezione colpisce solo una piccola parte dei polmoni e non produce alcun sintomo, solitamente non è necessario alcun trattamento. Tuttavia, alcuni medici preferiscono trattare sempre la criptococcosi. Per abbreviare la durata della malattia e ridurre il rischio di diffusione dell’infezione si somministra fluconazolo per via orale.

Se un’infezione polmonare provoca sintomi, il fluconazolo per via orale viene somministrato per 6-12 mesi.

In caso di meningite, il trattamento consiste nella somministrazione di amfotericina B per via endovenosa in aggiunta a flucitosina per via orale, seguite da fluconazolo per via orale per molti mesi.

Per un’infezione cutanea, ossea o in altre sedi, solitamente si prescrive fluconazolo per via orale. Se l’infezione è grave, si somministra amfotericina B per via endovenosa, in aggiunta a flucitosina per via orale per diverse settimane.

Soggetti con sistema immunitario compromesso

Le persone il cui sistema immunitario è indebolito richiedono sempre un trattamento.

Le forme lievi o moderate di infezione polmonare possono essere trattate con fluconazolo, somministrato per via orale per 6-12 mesi.

Il trattamento delle infezioni polmonari gravi o della meningite può essere effettuato con amfotericina B, somministrata per via endovenosa, in aggiunta a flucitosina, seguita da fluconazolo, questi ultimi somministrati entrambi per via orale.

Una volta che la criptococcosi si è risolta, i malati di AIDS solitamente devono continuare ad assumere un farmaco antimicotico (come fluconazolo) finché la conta dei CD4 (un tipo di globuli bianchi il cui numero si riduce quando l’AIDS non è controllato) non risulti superiore a 150 cellule per microlitro di sangue e finché non abbiano assunto farmaci antimicotici per almeno un anno.