Punture di medusa

DiRobert A. Barish, MD, MBA, University of Illinois at Chicago;
Thomas Arnold, MD, Department of Emergency Medicine, LSU Health Sciences Center Shreveport
Revisionato/Rivisto giu 2022
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Le meduse appartengono alla specie dei Celenterati di cui fanno parte anche

  • gli anemoni di mare

  • i coralli

  • gli idroidi (come la caravella portoghese)

(Vedere anche Introduzione a morsi e punture)

I Celenterati causano più avvelenamenti di qualsiasi altro animale marino.

I Celenterati hanno tentacoli dotati di unità pungenti (nematocisti). Un singolo tentacolo può contenerne migliaia. La gravità della puntura dipende dal tipo di animale. Nella maggior parte delle specie provoca un’eruzione dolorosa e pruriginosa che può evolvere in vescicole che si riempiono di pus per poi rompersi. Altri sintomi comprendono debolezza, nausea, cefalea, dolore muscolare e spasmi, lacrimazione e rinorrea, eccessiva sudorazione e dolore toracico che peggiora respirando. Le punture della caravella portoghese (nel Nord America) e della cubomedusa (in Australia e negli oceani Indiano e Pacifico meridionale) si sono dimostrate letali.

Trattamento delle punture di medusa

  • Lavaggio del veleno e rimozione dei tentacoli dalla cute

  • Bagni caldi o freddi per alleviare il dolore

Il primo passo nel trattamento di una lesione da medusa dell’oceano nordamericano consiste nel sciacquare via il veleno dalla cute con acqua di mare. Eventuali frammenti di tentacoli devono essere rimossi con pinzette o con le dita, indossando due paia di guanti.

Il tipo di lavaggio varia secondo il tipo di puntura:

  • Per le punture di meduse non tropicali e le punture di coralli, il lavaggio può essere effettuato con acqua di mare.

  • Per le punture di meduse tropicali, il lavaggio può essere effettuato con aceto, seguito dal lavaggio con acqua di mare. Non si deve utilizzare acqua dolce.

  • Per le punture di caravella portoghese, il lavaggio può essere effettuato con acqua salata. Per lavare le ferite della caravella portoghese non si deve usare aceto in quanto questo favorisce il rilascio di ulteriore veleno dalle nematocisti non ancora rotte (nematocisti inesplose).

  • Al contrario, per le cubomeduse, più pericolose, si deve usare aceto per impedire ulteriori “scoppi” delle nematocisti e in seguito acqua di mare, in quanto l’acqua dolce determina un ulteriore rilascio di veleno.

Per tutti i tipi di punture, una volta che i tentacoli sono stati rimossi si può alleviare il dolore con immersioni in acqua calda o impacchi di acqua fredda, a seconda delle preferenze della persona interessata.

Al minimo segnale di problemi respiratori o di alterazione dello stato di coscienza (compresa la perdita di coscienza), si deve richiedere immediatamente il soccorso medico.

Dermatite del bagnante

La dermatite del bagnante consiste in un’eruzione urticante e pruriginosa che colpisce i nuotatori delle coste atlantiche (in particolare Florida, Caraibi e Long Island) ed è causata da una reazione allergica alle punture delle larve dell’anemone di mare o della medusa ditale. L’eruzione si manifesta nei punti di contatto fra il costume da bagno e la cute. In caso di sospetto contatto con tali larve bisogna togliere il costume e lavarsi abbondantemente. Le eruzioni vanno trattate con una lozione di idrocortisone e, se necessario, un antistaminico per via orale. In caso di reazione grave, è opportuno rivolgersi a un medico.