HealthDay
MALATTIA

Anoressia nervosa

DiEvelyn Attia, MD, Columbia University Medical Center;
B. Timothy Walsh, MD, College of Physicians and Surgeons, Columbia University
Revisionato/Rivisto lug 2022 | Modificata dic 2022
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I fatti in Breve

L’anoressia nervosa è un disturbo del comportamento alimentare caratterizzato da incessante ricerca di magrezza, immagine distorta del corpo, paura estrema dell’obesità e limitazione del consumo di cibo, che portano a un peso corporeo significativamente basso.

  • L’anoressia nervosa di solito esordisce nel corso dell’adolescenza ed è più comune nelle donne.

  • Le persone con anoressia nervosa limitano il consumo di cibo nonostante la continua perdita di peso; sono assillate dal pensiero del cibo e possono negare di avere un problema.

  • Un calo ponderale rapido o grave può avere conseguenze potenzialmente fatali.

  • Il medico basa la diagnosi sui sintomi ed effettua un esame obiettivo ed esami per controllare la presenza di effetti avversi dovuti all’eccessivo calo ponderale.

  • I trattamenti focalizzati sul ritorno alla normalità in termini di peso e comportamento alimentare (come la psicoterapia familiare e quella individuale) possono essere di aiuto.

L’anoressia nervosa solitamente si manifesta durante l’adolescenza o nei giovani adulti; raramente prima della pubertà o dopo i 40 anni. Nel corso della vita, fino al 4% delle donne può sviluppare l’anoressia nervosa. L’anoressia nervosa è meno comune negli uomini. Tuttavia, è possibile che i casi lievi non vengano identificati.

Nelle regioni in cui il cibo scarseggia, l’anoressia nervosa è rara.

Esistono due tipi di anoressia nervosa:

  • Restrittiva: il soggetto riduce la quantità di cibo che mangia senza tuttavia abbuffarsi periodicamente o ricorrere alle tecniche di eliminazione (ad esempio, provocandosi il vomito [definito vomito autoindotto] o prendendo lassativi). Alcune persone praticano l’esercizio fisico in maniera eccessiva.

  • Bulimia/eliminazione: I soggetti limitano il consumo di cibo, ma inoltre si sovralimentano e/o hanno comportamenti eliminatori regolarmente.

Sapevate che...

  • Una percentuale compresa tra il 33 e il 50% dei soggetti affetti da anoressia nervosa si abbuffa e/o si libera del cibo purgandosi.

Cause dell’anoressia nervosa

La causa dell’anoressia nervosa non è nota. Sono stati identificati alcuni fattori di rischio, diversi dal sesso femminile.

I fattori genetici e ambientali (sociali) contribuiscono allo sviluppo dell’anoressia nervosa. Il desiderio di essere magri è comune in molte società e l’obesità può essere considerata poco attraente. Ancora prima di raggiungere l’età adolescenziale, i bambini conoscono questa realtà e due terzi delle adolescenti seguono una dieta o adottano altre misure per controllare il peso corporeo. Tuttavia, solo una limitata percentuale delle adolescenti sviluppa anoressia nervosa.

Altri fattori, come la vulnerabilità psicologica, possono talvolta predisporre allo sviluppo dell’anoressia nervosa. Molti soggetti che sviluppano la malattia appartengono alla classe socioeconomica media o alta, sono meticolosi e compulsivi, e hanno livelli di rendimento scolastico o lavorativo particolarmente elevati.

Sintomi dell’anoressia nervosa

L’anoressia nervosa può essere lieve e transitoria oppure grave e persistente.

Il primo segnale dello sviluppo dell’anoressia nervosa può essere un lieve aumento della preoccupazione per la dieta e il peso corporeo in una persona non significativamente sovrappeso. La preoccupazione e l’ansia per il peso si intensificano con il dimagrimento. Perfino in presenza di dimagrimento eccessivo, tali soggetti sostengono di essere obesi, negano fermamente di avere un problema, non si lamentano per la perdita di peso e solitamente rifiutano ogni genere di cura. Cercano continuamente di perdere peso anche se amici e familiari li rassicurano sulla loro magrezza o li avvertono che stanno dimagrendo troppo. Le persone affette da anoressia nervosa considerano l’aumento di peso come un’inaccettabile insufficienza di autocontrollo.

Letteralmente anoressia significa “mancanza di appetito” ma, in realtà, la maggior parte dei soggetti affetti da anoressia nervosa ha fame. Molti non perdono l’appetito finché non sono estremamente emaciati.

Inoltre, i soggetti con questo disturbo sono preoccupati dal cibo. Ad esempio, possono fare quanto segue:

  • Piuttosto che mangiare si preoccupano delle diete e calcolano le calorie.

  • Possono accumulare, nascondere o gettare il cibo.

  • Possono raccogliere ricette.

  • Possono preparare piatti elaborati per altre persone.

Dal 30 al 50% delle persone con anoressia nervosa si abbuffa e/o poi si libera del cibo ingerito vomitando o prendendo lassativi. Il resto riduce semplicemente la quantità di cibo ingerito. Spesso mentono riguardo alla quantità di cibo assunto e nascondono il vomito e abitudini alimentari particolari. Alcune assumono anche diuretici (farmaci che provocano una maggiore escrezione di acqua dai reni) per ridurre il gonfiore percepito e cercare di perdere peso.

Nella maggior parte delle donne affette da anoressia nervosa il ciclo mestruale si interrompe, talvolta anche prima di aver perso molto peso. I soggetti con anoressia nervosa possono accusare un calo del desiderio sessuale.

In genere, le persone colpite da anoressia nervosa presentano bradicardia e ipotensione; possono sviluppare ipotermia, peluria sottile sul corpo oppure un eccesso di peluria sul corpo e sul volto. I tessuti si gonfiano in seguito ad accumulo di liquido (edema). Il soggetto spesso riferisce gonfiore, malessere addominale e stipsi.

Il vomito autoindotto può corrodere lo smalto dei denti, provocare ingrossamento delle ghiandole salivari nelle guance (ghiandole parotidi) e causare infiammazione all’esofago.

La depressione è frequente.

Gli anoressici, anche se molto magri, tendono a rimanere attivi e spesso svolgono un’intensa attività sportiva per controllare il peso corporeo. Tuttavia, fino a quando non compaiono i segni del deperimento fisico, manifestano pochi sintomi di deficit nutrizionale.

I cambiamenti ormonali dovuti all’anoressia nervosa comprendono una netta riduzione dei livelli plasmatici di estrogeno (nelle donne), di testosterone (negli uomini), e degli ormoni tiroidei e l’aumento dei livelli di cortisolo.

In caso di grave malnutrizione, è probabile che siano interessati tutti gli organi principali del corpo. La densità ossea può diminuire, aumentando il rischio di osteoporosi.

Riconoscere l’anoressia nervosa

Il soggetto affetto da anoressia nervosa di solito nega di avere un problema e cerca di nascondere le proprie insolite abitudini alimentari piuttosto che chiedere aiuto. Molti soggetti con anoressia nervosa sono meticolosi, compulsivi e intelligenti, e hanno standard molto elevati per quanto riguarda i risultati e il successo. Queste caratteristiche personali spesso li aiutano a dissimulare il disturbo. Per questo motivo, i familiari e gli amici possono non accorgersi del disturbo finché non diviene grave.

Poiché l’anoressia nervosa presenta complicanze gravi, talvolta potenzialmente fatali, i familiari e gli amici delle persone a dieta o eccessivamente preoccupate del peso devono sapere come riconoscere tale disturbo.

Il soggetto affetto da anoressia nervosa si comporta spesso nel seguente modo:

  • si lamenta di essere grasso anche se è molto magro

  • nega di essere magro

  • pensare continuamente al cibo

  • misura gli alimenti

  • accumula, nasconde o butta via il cibo

  • prepara cibi elaborati per altri

  • saltare i pasti

  • finge di mangiare o mente sulle quantità ingerite

  • svolge attività fisica in modo compulsivo

  • veste con abiti larghi o in più strati

  • si pesa diverse volte al giorno

  • basa la propria autostima sulla magrezza

Un calo ponderale rapido o grave può causare problemi potenzialmente fatali. Le alterazioni cardiache e gli scompensi del bilancio idrico ed elettrolitico (come sodio, potassio e cloro) sono tra i problemi più pericolosi:

  • Il cuore diventa debole e pompa meno sangue nell’organismo e

  • possono insorgere aritmie cardiache.

  • Il soggetto può disidratarsi e andare incontro a svenimento.

  • I livelli ematici del potassio e del sodio possono diminuire.

Il vomito e l’assunzione di lassativi e diuretici possono aggravare la situazione. Può verificarsi la morte improvvisa, probabilmente dovuta ad aritmie cardiache.

Diagnosi dell’anoressia nervosa

  • Valutazione medica

  • Esami per verificare la presenza di problemi dovuti all’anoressia nervosa

Poiché il soggetto non crede di avere un problema, si oppone alla valutazione medica e al trattamento. Generalmente, viene condotto dal medico dai familiari oppure vi si reca perché affetto da un’altra problematica medica.

Il medico misura peso e altezza e utilizza i risultati per calcolare l’indice di massa corporea (IMC). Inoltre, chiede al soggetto come percepisce il proprio corpo e peso, e se accusa altri sintomi. Il medico può ricorrere a questionari sviluppati per rilevare i disturbi del comportamento alimentare.

Il medico valuta anche altri disturbi che possono causare perdita di peso o riluttanza a mangiare, come la schizofrenia, la depressione, i disturbi che interferiscono con l’assorbimento degli alimenti (malassorbimento), l’abuso di amfetamine e i tumori.

L’anoressia nervosa è molto probabile se sono presenti:

  • restrizione alimentare con conseguenza di scarso peso corporeo, solitamente accompagnato da un IMC inferiore a 17 (o, per i bambini, IMC inferiore al 5° percentile rispetto all’età o all’aspettativa di crescita individuale, vedere CDC Growth Charts)

  • paura dell’obesità

  • immagine distorta del proprio corpo e/o negazione del disturbo grave da cui si è affetti

L’anoressia nervosa può essere diagnosticata in bambini e adolescenti che non hanno perso peso, ma non sono cresciuti come previsto perché limitano il consumo di cibo.

Il medico effettua inoltre un esame obiettivo ed esami del sangue e delle urine per controllare gli effetti della perdita di peso e della denutrizione. Per controllare la perdita di densità ossea, si può ricorrere a un esame della densità ossea. Per controllare le aritmie cardiache, è possibile effettuare un’elettrocardiografia (ECG).

Sapevate che...

  • Senza trattamento, l’anoressia nervosa grave è fatale in quasi il 10% dei soggetti affetti.

Prognosi dell’anoressia nervosa

Senza trattamento, in quasi il 10% dei soggetti che soffrono di anoressia grave si verifica il decesso. Quando i sintomi sono lievi e non riconosciuti le complicanze gravi sono rare.

Gli esiti del trattamento dei soggetti con anoressia nervosa sono i seguenti:

  • Circa la metà delle persone recupera la maggior parte del peso perso e gli altri problemi fisici e ormonali dovuti al disturbo si risolvono.

  • Circa un quarto migliora un po’, recuperando un po’ di peso, ma i soggetti possono periodicamente ritornare alle loro precedenti abitudini alimentari (hanno una recidiva).

  • Il restante quarto dei soggetti ha frequenti recidive e continua ad avere problemi mentali dovuti al disturbo.

I bambini e gli adolescenti trattati per l’anoressia nervosa hanno maggiori probabilità di riprendersi e manifestano meno effetti avversi rispetto agli adulti.

Trattamento dell’anoressia nervosa

  • Misure per far sì che il soggetto consumi una quantità sufficiente di calorie e nutrienti

  • Psicoterapia

  • per gli adolescenti, terapia familiare

  • controlli regolari

Un rapido ripristino del peso corporeo è essenziale nel caso in cui:

  • La perdita di peso è stata rapida o grave.

  • Il peso è sceso a valori inferiori a circa il 75% del peso corporeo raccomandato.

Il soggetto affetto da anoressia nervosa potrebbe richiedere il ricovero per assicurare che consumi un quantitativo sufficiente di calorie e nutrienti. Consumare cibi solidi è il trattamento migliore, ma talvolta vengono somministrati anche integratori alimentari liquidi. In rari casi, le persone che sono gravemente denutrite o si oppongono al consumo di cibo devono essere alimentate attraverso un sondino inserito nel naso, che passa attraverso la gola e arriva allo stomaco (sondino nasogastrico).

Il medico inoltre tratta qualsiasi altro problema dovuto all’anoressia nervosa. Ad esempio, in caso di perdita di densità ossea, al soggetto vengono dati calcio e integratori di vitamina D.

Nel corso del ricovero, si forniscono consulenze psichiatriche e nutrizionali. Il ricovero aiuta inoltre a togliere il soggetto dal suo ambiente e a interrompere il comportamento alimentare disfunzionale, con tutte le sue abitudini. Pertanto, può invertire una deriva pericolosa. Tuttavia, la maggior parte dei soggetti viene trattata fuori dall’ospedale.

Spesso si utilizza la psicoterapia focalizzata sul ripristino delle normali abitudini alimentari e del peso forma, che comprende la psicoterapia individuale e familiare. Tipicamente la terapia prosegue per un anno intero dopo che il soggetto ha recuperato il peso perso e può durare fino a due anni.

La terapia familiare è utile per gli adolescenti. Può migliorare i rapporti tra familiari e insegnare ai genitori ad aiutare l’adolescente anoressico nel riprendere i chili persi.

La psicoterapia è più efficace per gli adolescenti che hanno sofferto del disturbo per meno di 6 mesi

ed è particolarmente importante perché la maggior parte dei soggetti affetti da anoressia nervosa è restia a essere curata o a riprendere peso.

Il trattamento comporta inoltre visite regolari di controllo dal medico. Spesso coinvolge un gruppo di professionisti sanitari, tra cui un nutrizionista, che può fornire diete alimentari specifiche o informazioni sulle calorie necessarie per ripristinare il peso a un livello normale.

Non vi sono farmaci specifici per trattare l’anoressia nervosa. Tuttavia, alcuni farmaci utilizzati per altri disturbi mentali, come l’olanzapina, possono aiutare il soggetto ad aumentare di peso.

Ulteriori informazioni

Le seguenti sono alcune risorse in lingua inglese che possono essere utili. Si prega di notare che IL MANUALE non è responsabile del contenuto di tali risorse.

  1. National Eating Disorders Association (NEDA): Grande organizzazione senza fini di lucro che offre l’accesso a strumenti di screening online, assistenza telefonica, forum e una serie di gruppi di supporto (alcuni virtuali)

  2. National Association of Anorexia Nervosa and Associated Disorders (ANAD): accesso ai curricula e alla formazione dei professionisti medici e sanitari, nonché gruppi di supporto tra pari e di autoaiuto, ed altri servizi

  3. National Institutes of Mental Health (NIMH), Eating Disorders: Un portale di informazioni sui disturbi alimentari, tra cui statistiche sulla prevalenza, opuscoli e schede informative (disponibili anche in spagnolo), campagne didattiche e di sensibilizzazione, e informazioni sulle sperimentazioni cliniche pertinenti