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Vertigine posizionale parossistica benigna

(Vertigine posturale benigna; Vertigine posizionale benigna; VPPB)

Di

Lawrence R. Lustig

, MD, Columbia University Medical Center and New York Presbyterian Hospital

Revisionato/Rivistogiu 2021
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La vertigine posizionale parossistica benigna, o VPPB, è un disturbo comune che causa brevi episodi di vertigini (una falsa sensazione di movimento o che tutto giri intorno) in risposta a movimenti del capo che stimolano il canale semicircolare posteriore dell’orecchio interno.

  • Per un attimo (di solito meno di un minuto) quando muove il capo si avverte la sensazione di muoversi, che l’ambiente si stia muovendo o che tutto stia ruotando.

  • I soggetti possono anche avere nausea e vomito, oltre a un movimento oculare anomalo.

  • I medici basano la diagnosi sui sintomi e sulle situazioni in cui questi si verificano, oltre a svolgere un esame obiettivo.

  • La manovra di Epley, effettuata una o due volte, allevia i sintomi nella maggior parte dei pazienti.

I soggetti con vertigini Capogiri e vertigini Capogiri è un termine inappropriato usato frequentemente per descrivere varie sensazioni correlate, quali Mancamento (sensazione di svenimento) Stordimento Disequilibrio (sensazione di perdere... maggiori informazioni hanno la falsa sensazione che loro, l’ambiente circostante o entrambi si stiano spostando o ruotando. La maggior parte delle persone descrive questa sensazione spiacevole come “capogiri”, sebbene usi lo stesso termine anche per altre sensazioni, come lo stordimento. Vertigine “posizionale” significa che le vertigini vengono avvertite quando si cambia posizione, per esempio, distesi a letto e girando la testa. “Benigna” significa che il disturbo non è pericoloso.

La VPPB colpisce le persone maggiormente con l’aumentare dell’età e può incidere gravemente sull’equilibrio nelle persone anziane, con conseguenti possibili cadute e lesioni. Inoltre, talvolta viene osservata dopo un trauma cranico.

Cause della VPPB

Un movimento della testa, in genere la rotazione sul cuscino al risveglio al mattino o l’inclinazione della testa all’indietro per raggiungere uno scaffale in alto, scatena la maggior parte degli episodi di VPPB. La VPPB insorge quando le particelle di calcio (otoconi) normalmente posizionate in una parte dell’orecchio interno (l’utricolo e il sacculo) si staccano e si spostano in un’altra parte dell’orecchio interno (più comunemente nel canale semicircolare posteriore).

L’orecchio interno contiene tre canali semicircolari che aiutano con l’equilibrio. Il canale posteriore, a differenza di quello superiore (chiamato anche canale anteriore) e del canale laterale, si trova nella posizione migliore per ricevere, tramite la gravità, la maggior parte delle particelle libere durante la notte. Quando si raccolgono, le particelle formano un deposito gessoso che esagera lo spostamento del liquido nel canale quando la testa cambia posizione. Il risultato è una sovrastimolazione dei recettori nervosi (cellule ciliate) all’interno del canale posteriore, creando una falsa sensazione di movimento o rotazione.

Uno sguardo all’interno dell’orecchio

Interno dell’orecchio

Le particelle possono distaccarsi dall’utricolo e dal sacculo con l’invecchiamento. Il distacco può essere provocato anche da

Vertigini
VIDEO

Sintomi della VPPB

I sintomi della VPPB sono

  • Brevi episodi di vertigini, durante i quali i soggetti hanno l’impressione che loro stessi o l’ambiente circostante si stiano muovendo o girando

  • Nausea e/o vomito

La VPPB può destare preoccupazione ed essere fastidiosa, ma in genere non è dannosa e si risolve da sé o con dei semplici esercizi.

Le vertigini sono innescate dal movimento della testa, come la rotazione sul cuscino a letto o il piegamento per raccogliere qualcosa. Ciascun episodio di vertigini dura da pochi secondi a qualche minuto e molti episodi possono ripetersi in pochi giorni o settimane, dopodiché si riducono gradatamente da soli. Le vertigini possono essere accompagnate da nausea, vomito e un tipo specifico di movimento oculare, che determina lo scatto rapido degli occhi in una direzione alternato da un lento ritorno alla posizione originale (denominato nistagmo). Non si verifica alcuna perdita dell’udito o rumore nelle orecchie (tinnito).

Sebbene non pericolosi, i sintomi possono portare a cadute o altri incidenti se si verifica un episodio quando ci si trova in una posizione non sicura come durante la guida di un veicolo.

Diagnosi della VPPB

  • Manovra di Dix-Hallpike

  • A volte esami di diagnostica per immagini

La diagnosi di VPPB si basa sulla descrizione dei sintomi e delle circostanze nelle quali essi si verificano.

Di solito, il test utilizzato è la manovra di Dix-Hallpike. Durante la manovra di Dix-Hallpike

  • Si fa sedere il soggetto sul lettino con la testa ruotata a 45 gradi a destra.

  • Quindi il soggetto viene fatto abbassare lentamente in modo che la testa mantenga la rotazione a 45 gradi e che la schiena sia a circa 20 gradi dal lettino.

  • Prima che compaiano le vertigini e il nistagmo, vi è un ritardo di circa 5-10 secondi (denominato latenza) che può arrivare fino a 30 secondi.

  • I sintomi durano da 10 a 30 secondi, poi diminuiscono e scompaiono (la cosiddetta affaticabilità).

  • Mantenere lo sguardo su un solo punto (fissazione visiva) può abbreviare o perfino annullare il nistagmo, quindi è ideale svolgere la manovra facendo indossare al soggetto gli occhiali di Frenzel (che rendono impossibile fissare lo sguardo).

Se la manovra viene ripetuta varie volte, nelle persone con VPPB l’intensità delle vertigini e del nistagmo si riduce (si parla di assuefazione). Tuttavia, nei soggetti con vertigini dovute a una malattia cerebrale (come ictus e sclerosi multipla), che è più grave, la manovra di Dix-Hallpike scatena i sintomi immediatamente, la vertigine persiste fino a quando la testa viene tenuta nella stessa posizione e non si verifica assuefazione quando viene ripetuta la manovra.

Trattamento della VPPB

  • Manovre della testa per spostare le particelle nel condotto uditivo

  • Il trattamento farmacologico di solito non è raccomandato

La VPPB è facilmente curabile. È sufficiente far uscire le particelle dal canale semicircolare posteriore e farle andare nella parte dell’orecchio in cui non causano sintomi. A tale scopo è necessaria una manovra simile a una capriola della testa, detta manovra di riposizionamento canalicolare, come la manovra di Epley. Questa manovra migliora immediatamente le vertigini in circa il 90% dei casi. In altri soggetti può essere utile ripetere la manovra.

La manovra di Epley: una cura semplice per una causa comune di vertigini

Manovra di Epley: un trattamento semplice per una causa comune di vertigini

In questa manovra si muovono il corpo e la testa in varie posizioni, una dopo l’altra. Ciascuna posizione viene mantenuta per circa 30 secondi per consentire alle particelle di spostarsi per mezzo della forza di gravità in un’altra parte del canale. Per verificare se la manovra abbia funzionato, la persona muove la testa nello stesso modo in cui sono comparse le vertigini. In assenza di vertigini, la manovra ha funzionato. Dopo aver eseguito questa manovra, il soggetto deve restare diritto o seduto per 1 o 2 giorni.

In alcuni soggetti, le vertigini si ripresentano. In tal caso, si ripete la manovra. Ai soggetti può essere spiegato come eseguire la manovra a casa in caso di vertigini. Anche un altro tipo di manovra che può essere effettuata a casa è efficace nel trattamento della VPPB: gli esercizi di Brandt-Daroff.

Sebbene il canale semicircolare posteriore sia quello più comunemente affetto dalla VPPB, talvolta ne viene colpito il canale laterale; per alleviare i sintomi è necessario rotolare come tronchi.

I medici possono prescrivere farmaci soppressori vestibolari, compresi meclizina o una benzodiazepina (come diazepam o lorazepam) per un sollievo a breve termine, ma questi farmaci non sono efficaci per l’uso a lungo termine e possono peggiorare i sintomi.

Se la manovra di spostamento non funziona, i medici cercano di solito altri disturbi, più gravi, che potrebbero essere la causa dei sintomi.

Il ricorso alla chirurgia è molto raro.

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