Febbre nei lattanti e nei bambini

DiDeborah M. Consolini, MD, Thomas Jefferson University Hospital
Revisionato/Rivisto nov 2022 | Modificata dic 2022
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La temperatura corporea normale varia da un soggetto all’altro e nel corso della giornata (nel pomeriggio raggiunge il picco massimo). La temperatura corporea normale è più elevata nei bambini in età prescolare e il picco si verifica tra i 18 e i 24 mesi. Tuttavia, nonostante tali variazioni, la maggior parte dei medici definisce febbre una temperatura non inferiore a circa 38 °C, misurata con termometro rettale (vedere Come misurare la temperatura dei bambini).

Sebbene i genitori si preoccupino spesso di quanto alta sia la temperatura, una febbre alta non necessariamente indica quanto grave è il disturbo. Alcune patologie di lieve entità provocano febbre alta, mentre malattie gravi possono scatenare solo una febbre lieve. Altri sintomi (difficoltà respiratoria, confusione e il non bere) indicano la gravità della patologia molto meglio della temperatura. Tuttavia, una temperatura che supera 41 °C, sebbene piuttosto rara, può essere pericolosa in sé.

La febbre può essere un’arma utile che aiuta il corpo a combattere l’infezione. Alcuni esperti ritengono che l’abbassamento della febbre possa prolungare alcuni disturbi o magari interferire con la risposta del sistema immunitario all’infezione. Pertanto, sebbene la febbre generi malessere, non sempre richiede trattamento in bambini altrimenti sani. Tuttavia, in bambini affetti da disturbo polmonare, cardiaco o cerebrale la febbre può causare problemi poiché provoca un sovraccarico per il corpo (ad esempio aumentando la frequenza cardiaca), quindi in questi casi, l’abbassamento della temperatura è importante.

I bambini con febbre sono spesso irritabili, non dormono bene e mangiano poco. Altri bambini perdono interesse nel gioco. Solitamente, più è alta la febbre e più i bambini diventano irritabili e disinteressati. Tuttavia, spesso i bambini con la febbre alta sembrano stare sorprendentemente bene. Quando la temperatura aumenta o si abbassa rapidamente, possono scatenarsi crisi convulsive (le cosiddette convulsioni febbrili). In rari casi, la febbre diventa così alta che i bambini diventano apatici, assonnati o passivi.

(Vedere anche Febbre negli adulti.)

Metodi per rilevare la temperatura a un bambino

La temperatura corporea in età pediatrica può essere misurata per via rettale, auricolare, orale, ascellare o frontale. Può essere rilevata mediante termometro digitale. I termometri digitali sono più semplici da usare e offrono letture molto più rapide (solitamente emettono un segnale acustico non appena la lettura è avvenuta). I termometri a liquidi contenenti mercurio non sono più consigliati, perché possono rompersi ed esporre al mercurio.

Le temperature rettali sono le più accurate. Ovvero, si avvicinano di più alla temperatura reale interna del bambino. Per rilevare la temperatura rettale, applicare un lubrificante al bulbo del termometro, inserirlo con delicatezza 1,30-2,5 cm nel retto, con il bambino in posizione supina. Il bambino deve essere tenuto fermo.

La temperatura orale viene misurata posizionando il termometro digitale sotto la lingua del bambino. La temperatura orale offre dati affidabili, ma difficili da ottenere in bambini piccoli, che hanno difficoltà a tenere la bocca chiusa attorno al termometro, azione necessaria per una lettura precisa. L’età a cui è possibile rilevare in maniera affidabile la temperatura orale varia da un bambino all’altro, ma si solito si aggira intorno ai 4 anni.

La temperatura ascellare viene misurata mediante un termometro digitale posizionato nel cavo ascellare del bambino, direttamente sulla pelle. I medici ricorrono di rado a questo metodo, poiché è meno accurato di altri (le letture sono solitamente troppo basse e sono altamente variabili). Tuttavia se chi si occupa del bambino ha difficoltà a prendere la temperatura rettale e non dispone di un dispositivo per la temperatura frontale, la misurazione ascellare può essere preferibile rispetto all’assenza di misurazione.

La temperatura auricolare viene misurata mediante un dispositivo digitale che misura la radiazione infrarossa (calore) proveniente dal timpano. I termometri auricolari non sono attendibili nel misurare la temperatura nei bambini di età inferiore ai 3 mesi. Per la temperatura auricolare, si colloca la sonda del termometro in prossimità del canale uditivo in modo da formare un sigillo, quindi si preme il pulsante di avvio. La temperatura può quindi essere letta sul display digitale.

La temperatura della fronte (temperatura dell’arteria temporale) viene misurata mediante un dispositivo digitale che valuta la radiazione infrarossa di un’arteria frontale (l’arteria temporale). Per la temperatura frontale, si sposta la testina del termometro lievemente sulla fronte, lungo l’attaccatura dei capelli, tenendo premuto il pulsante di acquisizione. La temperatura può quindi essere letta sul display digitale. La temperatura frontale non è accurata come quella rettale, in particolare nei bambini di età inferiore a 3 mesi.

Cause della febbre nei lattanti e nei bambini

La febbre si manifesta in risposta a infezione, lesione o infiammazione e le sue cause sono molteplici. Le probabili cause della febbre dipendono dalla durata pari o inferiore a 14 giorni (acuta) o superiore a 14 giorni (cronica), nonché dall’età del bambino. La febbre è solitamente acuta.

Febbre acuta

Le febbri acute nei lattanti e nei bambini sono solitamente causate da un’infezione. L’eruzione dei denti solitamente non causa febbre superiore a 38,3 °C.

Le cause più comuni della febbre acuta sono

I neonati e i bambini piccoli sono esposti a rischio più elevato di alcune infezioni, poiché il loro sistema immunitario non è completamente sviluppato. Tali infezioni possono essere acquisite prima della nascita o durante il parto e includono sepsi (una grave infezione del sangue), polmonite (infezione delle piccole sacche di aria presenti nei polmoni) e meningite (infezione dei tessuti che ricoprono il cervello).

I bambini di età inferiore a 3 anni che sviluppano febbre (in particolare se la temperatura raggiunge o supera i 39 °C) presentano talvolta batteri nel sangue (batteriemia). A differenza dei bambini più grandi, spesso soffrono di batteriemia senza altri sintomi oltre alla febbre (la cosiddetta batteriemia occulta). I vaccini di routine contro i batteri responsabili solitamente della batteriemia occulta (Streptococcus pneumoniae ed Haemophilus influenzae di tipo B [Hib]) sono ampiamente utilizzati negli Stati Uniti e in Europa. Di conseguenza questi vaccini hanno pressoché eliminato la batteriemia occulta nei bambini di questa fascia di età.

Le cause meno comuni di febbre acuta includono gli effetti collaterali delle vaccinazioni e di alcuni farmaci, le infezioni batteriche della pelle (cellulite) o delle articolazioni (artrite settica), le infezioni virali o batteriche del cervello (encefalite) o dei tessuti che rivestono il cervello (meningite) o disturbi che provocano l’infiammazione di diverse parti del corpo (malattia di Kawasaki o sindrome infiammatoria multisistemica nei bambini [MIS-C]). Il colpo di calore provoca un forte innalzamento della temperatura corporea.

In genere, la febbre causata da un vaccino dura da poche ore a un giorno dopo la vaccinazione. Tuttavia, alcuni vaccini possono causare febbre anche 1 o 2 settimane dopo la somministrazione (come accade per il vaccino contro il morbillo). I bambini che hanno la febbre quando è in programma una vaccinazione possono comunque essere vaccinati se la febbre è bassa e non hanno una malattia grave.

Febbre cronica

La febbre cronica è scatenata più comunemente da

  • Una patologia virale prolungata

  • Patologie virali back-to-back, in particolare in bambini piccoli

La febbre cronica può essere inoltre causata da molte altre infezioni e da disturbi non infettivi.

Le infezioni causa di febbre cronica includono

Le cause non infettive della febbre cronica includono

Occasionalmente i bambini fingono la febbre, oppure la persona che si occupa del bambino ne finge la febbre. Talvolta la causa non è identificata.

Valutazione della febbre nei lattanti e nei bambini

Non è difficile diagnosticare la febbre, ma può esserlo individuarne le cause.

Segnali d’allarme

Alcuni sintomi possono destare preoccupazione. Tra questi troviamo:

  • Qualsiasi febbre in bambini di età inferiore a 3 mesi

  • Letargia o apatia

  • Aspetto malato

  • Difficoltà respiratoria

  • Sanguinamento a livello cutaneo, sotto forma di piccoli punti violacei (petecchie) o chiazze (porpora)

  • Pianto continuo in un lattante o un bambino di età compresa fra 1 e 4 anni (inconsolabilità)

  • Cefalea, rigidità cervicale, confusione o una combinazione di questi in bambini più grandi

Quando rivolgersi a un medico

I bambini con febbre devono essere esaminati da un medico immediatamente se manifestano segni allarmanti o non hanno ancora compiuto 3 mesi.

I bambini che non presentano segnali d’allarme o di età compresa fra 3 mesi e 3 anni vanno portati dal medico se la febbre raggiunge o supera i 39 °C, in assenza di evidente infezione delle vie aeree superiori (starnuti e/o rinorrea e congestione nasale) o se la febbre dura da oltre 5 giorni.

Per i bambini che non manifestano segnali d’allarme e che hanno superato i 3 anni di età, la necessità e i tempi per una visita medica dipendono dai sintomi. I bambini con sintomi legati alle vie aeree superiori, ma il cui aspetto è buono non richiedono ulteriore visita. I bambini di età superiore a 3 anni con febbre da oltre 5 giorni devono essere sottoposti a visita medica.

Come si comporta il medico

Per prima cosa, il medico pone delle domande sui sintomi e sull’anamnesi del bambino, Esegue quindi un esame obiettivo. Una descrizione dei sintomi del bambino unita a una visita approfondita solitamente consente ai medici di individuare la causa della febbre (vedere la tabella Alcune cause e caratteristiche comuni della febbre nei bambini).

I medici rilevano la temperatura del bambino per via rettale nei lattanti e nei bambini piccoli, per precisione. Si controlla la frequenza respiratoria. Se i bambini sembrano malati, si misura la pressione arteriosa. Se hanno tosse o problemi di respirazione, si applica un sensore a un dito o a un lobo dell’orecchio per misurare la concentrazione di ossigeno nel sangue (pulsossimetria).

Mentre esaminano i bambini, i medici cercano segni allarmanti (ad esempio, aspetto malato, letargia, apatia e inconsolabilità), notando in particolare il modo in cui rispondono alla visita, ad esempio, se sono apatici e passivi o estremamente irritabili.

Occasionalmente è la febbre stessa a causare alcuni segni allarmanti, ad esempio letargia, apatia e aspetto malato. I medici possono somministrare ai bambini farmaci per far abbassare la febbre (ad esempio ibuprofene) e visitarli nuovamente quando la febbre si abbassa. È un buon segno che i bambini letargici ritornino attivi e riprendano a giocare quando la febbre si abbassa. D’altro canto, è preoccupante se, nonostante la temperatura normale, i bambini hanno comunque un aspetto malato.

Tabella

Esami

La necessità di effettuare esami dipende dall’età, dall’aspetto generale, dallo stato di vaccinazione del bambino e dal fatto che la febbre sia acuta o cronica. I medici possono anche eseguire esami per particolari patologie che sospettano ( see table Alcune cause e caratteristiche comuni della febbre nei bambini).

Esami per la febbre acuta

Per la febbre acuta, il medico esegue test delle possibili cause infettive in base all’età del bambino. Valuta attentamente i bambini di età inferiore ai 3 anni, anche quelli che non sembrano molto malati e quelli che sembrano avere una fonte di infezione (per esempio, un’infezione dell’orecchio). I medici devono escludere una grave infezione batterica, come la meningite, la sepsi/batteriemia o un’infezione delle vie urinarie. Gli esami sono particolarmente necessari nel caso dei neonati, poiché l’origine della febbre è difficile da individuare e perché il loro sistema immunitario immaturo li espone a un rischio elevato di contrarre infezioni gravi.

Febbre nei neonati di età inferiore a 1 mese

I bambini in questa fascia d’età con febbre vengono ricoverati per esami e trattamento, perché il rischio di contrarre un’infezione grave è elevato. Gli esami includono solitamente analisi del sangue e delle urine, rachicentesi (puntura lombare) e talvolta radiografia del torace. In caso di diarrea dei neonati si eseguono esami delle feci.

Febbre nei neonati di età compresa tra 1 e 3 mesi

I bambini con febbre in questa fascia di età che hanno un aspetto malato (ovvero che hanno un pianto anomalo, letargia o altri comportamenti insoliti) o che presentano fattori di rischio per una grave infezione batterica (ovvero che hanno gravi difetti congeniti, erano pretermine o non sono vaccinati) devono essere ricoverati in ospedale. Questi bambini vengono sottoposti a esami del sangue, analisi delle urine, radiografia del torace e puntura lombare per verificare la presenza di batteriemia, infezioni delle vie urinarie e meningite.

Anche i bambini in questa fascia d’età con febbre che hanno un aspetto sano vengono sottoposti a esami del sangue e delle urine, ma potrebbero non essere sottoposti a puntura lombare. Talvolta non vengono ricoverati in ospedale.

Febbre nei bambini di età compresa tra 3 mesi e 3 anni

I bambini in questa fascia d’età che presentano febbre ma hanno un aspetto sano e possono essere tenuti sotto stretta osservazione potrebbero non aver bisogno di esami, specialmente se i medici trovano un’origine della febbre. Se i sintomi suggeriscono un’infezione specifica, i medici conducono gli esami appropriati.

Se i bambini non manifestano sintomi che suggeriscano un disturbo specifico, ma hanno un aspetto malato e temperatura di 39 °C o superiore, si eseguono solitamente esami del sangue e delle urine. Talvolta viene effettuata una puntura lombare.

La necessità di ricovero dipende da quanto gravi appaiano le condizioni del bambino e dalla possibilità di una visita di controllo tempestiva.

Febbre nei bambini di età superiore ai 3 anni

I bambini in questa fascia di età non vengono generalmente sottoposti a esami, a meno che non presentino sintomi specifici che suggeriscano un disturbo grave o se non è possibile individuare alcuna origine della febbre.

Esami per la febbre cronica

Per la febbre cronica vengono spesso condotti esami. I medici eseguono gli esami per il disturbo particolare sospettato. Se la causa non è chiara, si procede con test di screening, che comprendono emocromo completo, analisi del sangue e delle urine e urinocolture per indagare sulla presenza di infiammazione. Gli esami relativi all’infiammazione comprendono velocità di eritrosedimentazione (VES) e misurazione dei livelli della proteina C reattiva. Altri esami eseguiti talvolta in assenza di una causa evidente comprendono esami delle feci, emocolture o test dei livelli di anticorpi nel sangue per rilevare batteri o virus, test cutaneo per la tubercolosi o dosaggio del rilascio dell’interferone gamma, radiografie toraciche, tomografia computerizzata (TC) dei seni paranasali e scintigrafie ossee.

In rari casi, la febbre persiste e i medici non riescono a identificare la causa anche dopo esami completi. La febbre di questo tipo è denominata febbre di origine ignota. Nei bambini con febbre di origine sconosciuta possono essere necessarie ulteriori valutazioni e analisi.

Trattamento della febbre nei lattanti e nei bambini

Se la febbre dipende da un disturbo, si procede al suo trattamento. La finalità dei trattamenti per la febbre consiste nel far sentire meglio i bambini.

Misure generali

I modi per contribuire a far sentire meglio i bambini con febbre senza utilizzare i farmaci comprendono

  • Somministrare molti fluidi per prevenire la disidratazione

  • Applicare panni freschi e umidi (compresse) sulla fronte, sui polsi e sui polpacci

  • Far fare ai bambini un bagno tiepido (appena leggermente più freddo della temperatura del bambino)

Poiché in effetti il tremore può causare un aumento della temperatura del bambino, i metodi che possono provocare brividi, ad esempio spogliarlo o fare un bagno freddo, vanno evitati.

Tamponare il bambino con alcol o amamelide non è appropriato, poiché l’alcol può essere assorbito dalla pelle ed essere nocivo. Esistono molti altri rimedi popolari inutili, che vanno da quelli non dannosi (ad esempio inserire cipolle o patate nei calzini del bambino) a quelli fastidiosi e possibilmente nocivi (come l’uso di monete o la coppettazione).

Farmaci per abbassare la febbre

La febbre non richiede necessariamente trattamento in un bambino sano. Tuttavia, i farmaci cosiddetti antipiretici (che riducono la febbre) possono far sentire meglio il bambino abbassando la temperatura. Questi farmaci non hanno effetti sull’infezione o su altri disturbi responsabili della febbre. Se tuttavia il bambino soffre di alcuni disturbi cronici o ha un’anamnesi di convulsioni scatenate dalla febbre, la somministrazione di tali farmaci può essere raccomandata dal medico poiché riducono lo stress aggiuntivo sull’organismo causato dalla febbre.

Solitamente si utilizzano i seguenti farmaci:

  • Paracetamolo, per via orale o in supposte

  • Ibuprofene, per via orale

Si tende a preferire il paracetamolo. In caso di utilizzo prolungato, l’ibuprofene può irritare la parete dello stomaco. Questi farmaci sono disponibili senza l’obbligo di prescrizione. Il dosaggio raccomandato è riportato sulla confezione o può essere indicato dal medico. È importante somministrare la dose adeguata, rispettando il corretto intervallo. I farmaci non funzionano se la quantità è troppo scarsa o se la frequenza è bassa e sebbene siano relativamente sicuri, una dose eccessiva o una frequenza elevata, possono provocare un sovradosaggio.

In rari casi il paracetamolo o l’ibuprofene sono somministrati per prevenire la febbre, come in caso di vaccinazione del bambino.

L’aspirina non è più utilizzata per abbassare la febbre nei bambini, poiché può interagire con alcune infezioni virali (come influenza o varicella) e causare un grave disturbo chiamato sindrome di Reye.

Punti principali

  • Solitamente la febbre è causata da un’infezione virale.

  • Le probabili cause della febbre e la necessità di esami dipendono dall’età del bambino.

  • I bambini di età inferiore a 3 mesi con temperatura di circa 38 °C o superiore devono essere valutati immediatamente da un medico.

  • I bambini dai 3 mesi ai 3 anni con febbre senza sintomi che suggeriscano un disturbo specifico, ma con aspetto malato e temperatura di almeno 39 °C devono essere valutati immediatamente da un medico.

  • L’eruzione dei denti non causa febbre significativa.

  • I farmaci che abbassano la febbre possono far sentire meglio i bambini, ma non sortiscono alcun effetto sul disturbo che ne è responsabile.