Sindrome stafilococcica della cute ustionata

(Malattia di Ritter)

DiWingfield E. Rehmus, MD, MPH, University of British Columbia
Revisionato/Rivisto apr 2021 | Modificata set 2022
CONSULTA LA VERSIONE PER I PROFESSIONISTI

La sindrome della cute ustionata da stafilococco è una complicanza dell’infezione stafilococcica cutanea, nella quale la cute sviluppa vescicole e si desquama come se fosse ustionata.

  • La persona, oltre a presentare una cute con vescicole e desquamata, manifesta anche sintomi di febbre, brividi e debolezza.

  • La diagnosi si basa sull’aspetto della pelle, ma a volte viene eseguita una biopsia.

  • Con il trattamento tempestivo, la prognosi è eccellente.

  • Il trattamento comprende la somministrazione in vena di antibiotici e trattamenti per la pelle.

(Vedere anche Panoramica sulle infezioni batteriche della cute.)

Certi tipi di stafilococchi secernono sostanze tossiche che provocano la separazione dello strato superficiale (epidermide) dal resto della cute. Dato che la tossina si diffonde attraverso l’organismo, l’infezione stafilococcica che interessa una piccola area cutanea rischia di trasformarsi in una desquamazione che interessa tutto il corpo. Tuttavia, la maggior parte delle aree di cute desquamata in realtà non è infettata dai batteri.

La sindrome stafilococcica della cute ustionata si verifica quasi esclusivamente nei neonati e nei bambini di età inferiore a 6 anni. Il disturbo si presenta raramente in persone di età maggiore, ad eccezione di quelle affette da insufficienza renale o con un sistema immunitario indebolito.

Sintomi

L’esordio dei sintomi della sindrome della cute ustionata da stafilococco è rappresentato da un’area isolata di un’altra infezione cutanea definita impetigine.

Nei neonati, l’infezione si può presentare nell’area del pannolino o intorno al moncone residuo del cordone ombelicale.

Nei bambini più grandi, solitamente il viso è la sede tipica dell’infezione.

Negli adulti, l’infezione può svilupparsi ovunque.

In tutti gli individui affetti da questa patologia, la pelle intorno alle ulcere con crosta diventa di colore scarlatto entro 24 ore. Queste aree sono dolorose. La pelle potrebbe essere estremamente sensibile e presentare una consistenza del tessuto rugosa, simile alla carta. Quindi, altre aree cutanee di maggiori dimensioni lontane dall’infezione iniziale e solitamente sottoposte a frizione, come le pieghe della pelle, le natiche, le mani e i piedi, si arrossano e sviluppano grandi vesciche coperte da cute sottile che si rompono facilmente e iniziano a desquamarsi.

Sindrome stafilococcica della cute ustionata (neonato)
Nascondi dettagli
La sindrome stafilococcica della cute ustionata quasi sempre colpisce i bambini piccoli. Le pelle si riempie di vesciche e quindi si stacca, spesso in grandi lembi.
Immagine per gentile concessione del Dott. Thomas Habif.
Sindrome stafilococcica della cute ustionata (soggetto adulto)
Nascondi dettagli
L’immagine mostra la sindrome stafilococcica della cute ustionata (nota anche come malattia di Ritter) con vesciche cutanee superficiali causate da infezione da Staphylococcus aureus. Si tratta di una sindrome rara negli adulti, ma può essere osservata in soggetti immunodepressi, con insufficienza renale o con altre malattie croniche.
DermPics/SCIENCE PHOTO LIBRARY

Lo strato superficiale della pelle inizia quindi a desquamarsi, spesso in grandi lembi, anche semplicemente in seguito a un tocco lieve o a una pressione delicata. Le aree desquamate hanno un aspetto ustionato. Nell’arco di 2-3 giorni, possono essere interessate ampie aree della superficie cutanea e possono manifestarsi febbre, brividi e debolezza. Con la perdita della barriera cutanea protettiva, altri batteri e organismi infetti possono facilmente penetrare nell’organismo, causare infezioni in tali aree e in altre, a volte diffondendosi attraverso il circolo ematico (sepsi). Inoltre, a causa dell’essudazione e dell’evaporazione, possono essere perse eccessive quantità di liquidi, con conseguente disidratazione.

Diagnosi

  • Valutazione medica

  • Talvolta, biopsia e colture tissutali

La diagnosi di sindrome stafilococcica della cute ustionata viene formulata sulla base dell’aspetto della desquamazione cutanea dopo un’evidente infezione stafilococcica.

Se non è osservabile alcun segno di tale infezione, i medici possono eseguire una biopsia, che consiste nell’asportazione di un piccolo frammento di cute che viene poi inviato al laboratorio per essere esaminato. I campioni prelevati dal naso, dalla membrana mucosa sottile che ricopre gli occhi (congiuntiva), dalla gola, dalle vie nasali e dal tratto respiratorio superiore (nasofaringe), i campioni di sangue e urina e i campioni prelevati dall’area in cui il medico ritiene che l’infezione sia iniziata (come il cordone ombelicale o la pelle adiacente) vengono inviati al laboratorio per essere sottoposti a coltura per i batteri.

Prognosi

Con una diagnosi e un trattamento tempestivi, la sindrome stafilococcica della cute ustionata raramente è letale. Lo strato più superficiale della pelle viene rapidamente sostituito e la guarigione di solito si verifica entro 5-7 giorni dopo l’inizio del trattamento.

Trattamento

  • Antibiotici

  • Trattamenti della pelle come quelli per le ustioni

Il trattamento della sindrome della cute ustionata da stafilococco prevede la somministrazione di antibiotici, per via endovenosa in ospedale e successivamente per via orale.

I medici prescrivono ai pazienti che presentano un’infezione diffusa e ulcere essudanti lo stesso trattamento riservato agli ustionati ( see page Ustioni gravi). Se possibile, i soggetti vengono trattati in un reparto ustionati. Possono essere usati idratanti cutanei (emollienti) che aiutano a proteggere la pelle.