Complesso della sclerosi tuberosa

DiM. Cristina Victorio, MD, Akron Children's Hospital
Revisionato/Rivisto set 2021
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I fatti in Breve

Il complesso della sclerosi tuberosa è un disturbo ereditario che provoca formazioni anomale nel cervello, alterazioni cutanee e talvolta tumori in organi vitali come cuore, reni e polmoni.

  • Il complesso della sclerosi tuberosa è causato da mutazioni in un gene.

  • I bambini possono manifestare formazioni cutanee anomale, attacchi epilettici, ritardi nello sviluppo, disturbi di apprendimento o problemi comportamentali, deficit intellettivi o autismo.

  • L’aspettativa di vita non subisce alterazioni.

  • Poiché il disturbo è cronico e possono insorgere nuovi problemi, i soggetti devono essere monitorati per tutta la vita.

  • La diagnosi si basa su criteri stabiliti, sintomi, esami di diagnostica per immagini e a volte test genetici.

  • Il trattamento si concentra sull’alleviamento dei sintomi.

Il complesso della sclerosi tuberosa è una sindrome neurocutanea. Le sindromi neurocutanee causano problemi che interessano cervello, colonna vertebrale, nervi (neuro) e pelle (cutanea).

Nel complesso della sclerosi tuberosa, tumori o altre formazioni anomale possono svilupparsi in vari organi, ad esempio il cervello, il cuore, i polmoni, i reni, gli occhi e la pelle. Di solito sono benigni. Il disturbo prende il nome dai tumori tipici di forma lunga e stretta nel cervello, che somigliano a radici o tuberi.

Il complesso della sclerosi tuberosa solitamente è presente alla nascita, tuttavia i sintomi possono essere subdoli o svilupparsi lentamente, rendendone difficile la precoce individuazione.

Nella maggior parte dei casi, il disturbo deriva da mutazioni in un gene appartenente a una coppia. Se uno dei genitori è affetto dal disturbo, il bambino ha il 50% di probabilità di ereditarlo. Tuttavia, il complesso della sclerosi tuberosa spesso è il risultato di mutazioni spontanee (nuove, non ereditarie) del gene, piuttosto che di un’anomalia genetica ereditaria. Questo disturbo si osserva in 1 bambino su 6.000.

Sintomi del complesso della sclerosi tuberosa

I sintomi del complesso della sclerosi tuberosa variano ampiamente in termini di gravità.

La sclerosi tuberosa può interessare il cervello e causare crisi convulsive, deficit intellettivo, autismo, ritardi nello sviluppo di abilità motorie e linguistiche, disturbi dell’apprendimento e problemi comportamentali (ad esempio iperattività e aggressività).

I primi sintomi possono essere gli spasmi infantili, un tipo di crisi convulsiva.

Talvolta anche la pelle è interessata, spesso con deturpazione:

  • durante l’infanzia fino ai sei anni possono comparire sulla pelle macchie chiare a forma di foglia di frassino.

  • Macchie ruvide e sollevate, a buccia d’arancia, di solito sulla schiena, possono essere presenti dalla nascita o svilupparsi in seguito.

  • Possono inoltre svilupparsi macchie piatte color caffellatte, di una tonalità marrone media.

  • Successivamente durante l’infanzia possono comparire sul viso noduli rossi composti da vasi sanguigni e tessuto fibroso (angiofibromi) (fenomeno conosciuto come adenoma sebaceo).

  • Piccole protuberanze color carne (fibromi) possono crescere attorno e sotto le unghie di mani e piedi (tumori di Koenen), in qualsiasi momento durante l’infanzia o nella prima età adulta.

Esempi di problemi cutanei nel complesso della sclerosi tuberosa
Macule a foglia di frassino nel complesso della sclerosi tuberosa
Macule a foglia di frassino nel complesso della sclerosi tuberosa
L’immagine mostra una macula a foglia di frassino. Queste chiazze compaiono su molti soggetti affetti da complesso dell... maggiori informazioni

Su concessione dell’editore. Tratto da Puduvalli V: Atlas of Cancer. A cura di M Markman e R Gilbert. Philadelphia, Current Medicine, 2002.

Adenoma sebaceo nel complesso della sclerosi tuberosa
Adenoma sebaceo nel complesso della sclerosi tuberosa
In questa foto si vedono delle protuberanze rosse costituite da vasi sanguigni e tessuto fibroso (angiofibroma) che att... maggiori informazioni

Immagine per gentile concessione della Dott.ssa Karen McKoy.

Macchia caffellatte
Macchia caffellatte
L’immagine mostra una macchia piatta color caffellatte (macchia caffellatte).

DOTT. P. MARAZZI/SCIENCE PHOTO LIBRARY

Tumori di Koenen nel complesso della sclerosi tuberosa
Tumori di Koenen nel complesso della sclerosi tuberosa
L’immagine mostra piccole protuberanze carnose (fibromi) che crescono intorno e sotto alle unghie di mani e piedi (tumo... maggiori informazioni

© Springer Science+Business Media

Prima della nascita possono svilupparsi tumori cardiaci benigni, chiamati rabdomiomi. Talvolta, questi tumori causano insufficienza cardiaca nei neonati. che scompaiono solitamente nel tempo e sono asintomatici durante l’infanzia o in età adulta.

In molti bambini, i denti permanenti sono vaiolati.

Possono svilupparsi macchie e tumori benigni sulla retina, situata nella parte posteriore dell’occhio. Se le macchie o i tumori sono localizzati in prossimità della parte centrale della retina, possono provocare problemi di vista.

I tuberi nel cervello possono diventare tumori, che talvolta diventano maligni e crescono, causando cefalee o un peggioramento dei sintomi.

Durante l'età adulta possono svilupparsi tumori renali maligni mentre la malattia del rene policistico può svilupparsi a qualsiasi età. Questi disturbi possono causare ipertensione arteriosa, dolore addominale e sangue nelle urine.

Possono svilupparsi aree solide in rilievo (noduli) nei polmoni, in particolare nelle ragazze adolescenti. Questa condizione è chiamata linfangioleiomiomatosi.

Diagnosi di complesso della sclerosi tuberosa

  • Criteri prestabiliti

  • Valutazione medica

  • Risonanza magnetica per immagini o ecografia

  • A volte test genetici

I medici possono servirsi di una serie di criteri prestabiliti che li aiutano a diagnosticare il complesso della sclerosi tuberosa (per maggiori informazioni, vedere Diagnosi della sclerosi tuberosa). Prima di applicare i criteri, i medici effettuano innanzitutto un esame obiettivo per determinare se i soggetti presentano certi sintomi, come crisi convulsive, ritardi dello sviluppo o alterazioni cutanee tipiche.

Talvolta si sospetta il complesso della sclerosi tuberosa quando l’ecografia prenatale di routine rileva un tumore nel cuore o nel cervello. Per indagare sulla presenza di tumori in diversi organi si procede alla risonanza magnetica per immagini (RMI) o all’ecografia.

Si conduce una visita oculistica (con oftalmoscopia) per indagare sulla presenza di anomalie a livello oculare.

Possono essere eseguiti test genetici per i seguenti motivi:

  • Confermare la diagnosi in caso di sintomi

  • Stabilire se soggetti asintomatici con anamnesi familiare del disturbo presentano l’anomalia genetica

  • Indagare la presenza del disturbo prima della nascita (diagnosi prenatale) in caso di anamnesi familiare

Prognosi del complesso della sclerosi tuberosa

La gravità dei sintomi determina come si sentono i soggetti affetti. Se sono lievi, i bambini generalmente non hanno problemi e crescono, riuscendo a vivere a lungo e in maniera fruttuosa. Se invece sono gravi, i bambini possono manifestare gravi disabilità.

Tuttavia, lo sviluppo progredisce per la maggior parte dei bambini, senza effetti sull’aspettativa di vita.

Trattamento del complesso della sclerosi tuberosa

  • Trattamento dei sintomi e delle complicanze

  • Sirolimus o everolimus

Il trattamento del complesso della sclerosi tuberosa si incentra sull’alleviamento dei sintomi:

  • Per gli attacchi epilettici: Si possono utilizzare farmaci anticonvulsivanti. Spesso, se i farmaci non sono efficaci, si procede all’intervento chirurgico per rimuovere un tumore o una piccola parte del cervello che è responsabile degli attacchi epilettici.

  • Per l’ipertensione arteriosa: è possibile utilizzare farmaci antipertensivi, oppure procedere all’intervento chirurgico per rimuovere i tumori a livello renale.

  • Per i disturbi comportamentali: Possono risultare utili le tecniche di gestione comportamentale (tra cui time-out e utilizzo coerente di appropriate conseguenze e ricompense). Spesso sono necessari i farmaci.

  • Per i ritardi evolutivi: possono essere raccomandate scuole speciali o fisioterapia, terapia occupazionale o logopedia.

  • Per le formazioni cutanee: è possibile la rimozione mediante dermoabrasione (sfregamento della pelle con uno strumento metallico per rimuovere lo strato superiore) o laser.

  • Per i tumori maligni e alcuni tumori benigni: si può usare everolimus per ridurre le dimensioni dei tumori, compresi i rabdomiomi nei neonati.

Sirolimus ed everolimus sono in fase di studio per stabilire se possano trattare efficacemente o prevenire alcune delle complicanze del complesso della sclerosi tuberosa. In alcuni soggetti, questi farmaci hanno dimostrato di ridurre le dimensioni dei tumori cerebrali e cardiaci e le neoformazioni facciali e di ridurre le crisi convulsive. Sirolimus applicato sulla pelle può essere utile per le neoformazioni cutanee sul viso. Questi farmaci sono attualmente utilizzati per trattare alcuni tumori e prevenire il rigetto degli organi trapiantati.

È raccomandata la consulenza genetica per le persone affette e i familiari, nel caso in cui desiderino avere figli.

Screening di nuovi problemi

Poiché il complesso della sclerosi tuberosa è un disturbo cronico e possono insorgere nuovi problemi, i soggetti colpiti devono essere monitorati per tutta la vita.

Il monitoraggio di solito include quanto segue:

  • RMI cranica

  • Ecografia o RMI dell’addome per controllare eventuali tumori renali

  • Tomografia computerizzata (TC) periodica del torace per le donne a partire dai 18 anni

  • Ecocardiogramma (esame del cuore mediante ultrasuoni)

  • Esame dettagliato della funzione mentale (esame neuropsicologico) per i bambini, per aiutare a pianificare il sostegno scolastico e la gestione comportamentale