Aferesi terapeutica

DiRavindra Sarode, MD, The University of Texas Southwestern Medical Center
Revisionato/Rivisto mar 2024
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

L'aferesi si riferisce al processo di separazione dei componenti cellulari e solubili del sangue usando una macchina. L'aferesi viene spesso effettuata su donatori in cui viene centrifugato sangue intero per ottenere componenti ematici individuali (p. es., globuli rossi, piastrine, plasma basato sul peso specifico) da utilizzare per la trasfusione in pazienti diversi. L'aferesi può essere utilizzata anche terapeuticamente per trattare vari disturbi (1).

L'aferesi terapeutica comprende plasmaferesi (scambi plasmatici) e citoaferesi

L'aferesi è generalmente tollerata da donatori sani. Tuttavia, esistono numerosi rischi minori e alcuni rischi maggiori.

  • L'inserzione di un grosso catetere EV necessario per l'aferesi può causare complicanze (p. es., sanguinamenti, contagio, pneumotorace).

  • Il citrato usato come anticoagulante può ridurre i livelli di calcio ionizzato nel siero.

  • La sostituzione del plasma del paziente con una soluzione colloidale (p. es., albumina al 5% o plasma fresco congelato) non sostituisce i fattori della coagulazione e le IgG.

La maggior parte delle complicanze può essere trattata con stretta osservazione del paziente e con attenta manipolazione delle procedure, ma si sono verificate ugualmente alcune gravi reazioni e alcuni decessi.

Plasmaferesi

La plasmaferesi si riferisce al processo di separazione del plasma dal sangue, in genere mediante centrifugazione o filtrazione. La plasmaferesi è spesso eseguita per ottenere solo il plasma dei donatori sani, che viene utilizzato per la trasfusione nei pazienti o come fonte di preparati derivati dal plasma (p. es., albumina e fattore di coagulazione) derivati dal plasma raccolto da migliaia di unità donate. Poiché i donatori in genere donano solo 1 unità (circa 500 mL) di plasma e devono essere in buona salute, non è necessario sostituire il plasma rimosso.

La plasmaferesi può anche essere effettuata a scopo terapeutico per rimuovere alcune sostanze deleterie (p. es., autoanticorpi, immunocomplessi) che circolano nel plasma. Poiché devono essere rimossi grandi volumi di plasma, i pazienti vengono trasfusi con plasma da donatori sani; tale processo è definito scambio plasmatico.

Plasmaferesi (scambi plasmatici)

La plasmaferesi (scambi plasmatici) terapeutica rimuove i componenti plasmatici dal sangue. Un separatore cellulare estrae il plasma del paziente e restituisce globuli rossi e piastrine nel plasma oppure in un liquido che sostituisce il plasma; a questo proposito, l'albumina al 5% è preferita al plasma fresco congelato (fatta eccezione per quei pazienti con porpora trombotica trombocitopenica) poiché essa causa minori reazioni e non trasmette infezioni. La plasmaferesi (scambi plasmatici) terapeutica assomiglia alla dialisi ma, in più, può rimuovere sostanze tossiche legate alle proteine. Il cambio di 1 volume rimuove circa il 65% di tali componenti.

Per essere di beneficio, la plasmaferesi (scambi plasmatici) deve essere utilizzata per malattie in cui il plasma contiene una sostanza patogena nota e la plasmaferesi deve rimuovere questa sostanza più rapidamente che il corpo la produca. Per esempio, nelle patologie autoimmuni rapidamente progressive, la plasmaferesi (scambi plasmatici) può essere usata per rimuovere le componenti plasmatiche dannose esistenti (p. es., crioglobuline, anticorpi anti-membrana basale glomerulare) mentre gli immunosoppressori o i farmaci citotossici sopprimono la loro produzione futura.

Vi sono numerose e complesse indicazioni. I medici tipicamente utilizzano le Guidelines on the Use of Therapeutic Apheresis in Clinical Practice dell'American Society for Apheresis (1). La frequenza della plasmaferesi (scambi plasmatici), il volume da scambiare, la soluzione reidratante e altre variabili sono individualizzate.

Nell'aferesi delle LDL, il colesterolo-LDL può essere rimosso selettivamente dal plasma con un metodo di assorbimento in una colonna.

Nella fotoferesi, le cellule mononucleari sono selettivamente rimosse mediante centrifugazione e trattate con farmaci fotoattivabili (p. es., 8-metossi-psoralene), che vengono poi attivati con luce ultravioletta. La fotoferesi è una forma di terapia immunomodulante.

Nell'immunoassorbimento, un anticorpo o antigene viene rimosso dal plasma combinandosi con un antigene o con un anticorpo scelto per legare l'anticorpo o l'antigene bersaglio su una colonna.

Le complicanze della plasmaferesi (scambi plasmatici) sono simili a quelle della citoaferesi terapeutica.

Citaferesi

Nella citoaferesi, i componenti cellulari del sangue (p. es., globuli rossi, globuli bianchi, piastrine) vengono separati. La citoaferesi è spesso effettuata su sangue donato in modo che ogni componente possa essere somministrata a un diverso destinatario. La citoaferesi può anche essere eseguita a scopo terapeutico per rimuovere componenti cellulari in eccesso o disfunzionali.

Citaferesi terapeutica

La citoaferesi terapeutica rimuove vari componenti cellulari dal sangue, restituendo plasma.

Viene il più delle volte usata per rimuovere i globuli rossi malati e sostituirli con quelli normali in pazienti affetti da malattia a cellule falciformi che presentano le seguenti condizioni:

  • Sindrome toracica acuta

  • Ictus

  • Gravidanza

  • Frequenti e gravi crisi di falciformazione

Lo scambio dei globuli rossi fa raggiungere livelli di HbS < 30% senza il rischio di un'aumentata viscosità che può verificarsi a causa di un aumento dell'ematocrito, con una semplice trasfusione.

La citoaferesi terapeutica può anche essere usata per ridurre la trombocitosi grave o la leucocitosi (citoriduzione) nella leucemia acuta o nella leucemia mieloide cronica accelerata o in fase blastica, quando c'è il rischio di emorragia, trombosi o complicanze polmonari o cerebrali di una leucocitosi estrema (leucostasi).

La rimozione piastrinica terapeutica (piastrinoaferesi) è efficace nella trombocitemia essenziale, poiché le piastrine non vengono ripristinate così velocemente come i globuli bianchi. Una o 2 procedure possono ridurre la conta piastrinica a un livello più basso, ma l'effetto è temporaneo e la conta piastrinica non viene ripristinata alla normalità.

La terapia di rimozione dei globuli bianchi (leucaferesi) può rimuovere con alcune procedure chilogrammi di sovranatante ("buffy coat") e spesso riduce la leucostasi. Tuttavia, la riduzione della conta dei globuli bianchi in se stessa può essere lieve e solo temporanea.

Altri usi della citoaferesi comprendono

  • La raccolta di cellule staminali periferiche per trapianto di midollo autologo o ricostituzione di midollo osseo allogenico (alternativa al trapianto di midollo osseo).

  • Raccolta di linfociti per la terapia del cancro mediante modulazioni immunitarie (immunoterapia adottiva)

Riferimento

  1. 1. Connelly-Smith L, Alquist CR, Aqui NA, et al. Guidelines on the Use of Therapeutic Apheresis in Clinical Practice - Evidence-Based Approach from the Writing Committee of the American Society for Apheresis: The Ninth Special Issue. J Clin Apher 2023;38(2):77-278. doi:10.1002/jca.22043

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