Polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica

(Polineuropatia demielinizzante cronica acquisita; Polineuropatia recidivante cronica)

DiMichael Rubin, MDCM, New York Presbyterian Hospital-Cornell Medical Center
Revisionato/Rivisto mar 2024
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

La polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica è una polineuropatia immuno-mediata caratterizzata da debolezza simmetrica dei muscoli prossimali e distali e da una progressione continua > 2 mesi.

(Vedi anche Panoramica sulle malattie del sistema nervoso periferico.)

I sintomi di polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica assomigliano a quelli di Sindrome di Guillain Barré. Tuttavia, una progressione della malattia per > 2 mesi differenzia la polineuropatia infiammatoria demielinizzante cronica dalla sindrome di Guillain-Barré, che è monofasica e autolimitante. La polineuropatia infiammatoria demielinizzante cronica si sviluppa in un sostanziale numero di pazienti inizialmente diagnosticati con la sindrome di Guillain-Barré.

Si ritiene che la causa sia autoimmune, con conseguente demielinizzazione.

Sintomatologia della polineuropatia infiammatoria demielinizzante cronica

La polineuropatia infiammatoria demielinizzante cronica tipicamente inizia in modo insidioso e può peggiorare lentamente o seguire uno schema di recidive e di recupero; tra le recidive, il recupero può essere parziale o completo. La paralisi flaccida, di solito negli arti, predomina nella maggior parte dei pazienti; è in genere più evidente dei sintomi di tipo sensitivo (p. es., parestesie delle mani e dei piedi). I riflessi osteotendinei sono aboliti.

Nella maggior parte dei pazienti, la funzione autonomica risente meno di quanto non lo faccia nella sindrome di Guillain-Barré, inoltre, la debolezza può essere asimmetrica e progredire più lentamente che nella sindrome di Guillain-Barré.

Diagnosi della polineuropatia infiammatoria demielinizzante cronica

  • Analisi del liquido cerebrospinale e test elettrofisiologici

I test comprendono l'analisi del liquido cerebrospinale e i test elettrofisiologici. I reperti sono simili a quelli della sindrome di Guillain-Barré, tra cui la dissociazione albumino-citologica (aumento di proteine, ma normale conta leucocitaria) e i segni di demielinizzazione, rilevati ai test elettrofisiologici.

La biopsia del nervo, che può anche mostrare demielinizzazione, è raramente necessaria.

Trattamento della polineuropatia infiammatoria demielinizzante cronica

  • Immunoglobuline EV (IgEV)

  • Corticosteroidi

  • Plasmaferesi (scambi plasmatici)

Le immunoglobuline EV, sebbene più costose, vengono spesso offerte in primo luogo a pazienti con polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica in funzione di quanto segue (1):

  • Non ha molti degli effetti negativi dell'uso a lungo termine dei corticosteroidi.

  • È più facile da somministrare rispetto alla plasmaferesi.

Tuttavia, evidenze suggeriscono che i corticosteroidi in boli possono causare remissioni più lunghe e avere una percentuale inferiore di effetti avversi gravi rispetto alle immunoglobuline EV (IgEV) (2). Possono essere somministrati corticosteroidi in modo pulsato, come segue:

  • Desametasone 40 mg/die per via orale per 4 giorni consecutivi al mese fino alla risoluzione della polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica, aggiustando la dose in base alla risposta del paziente

  • Metilprednisolone EV 1000 mg 1 volta/die per 3 giorni consecutivi, seguito da 1000 mg 1 volta/settimana per 4 settimane. (3, 4,5)

Alcuni pazienti possono beneficiare di una combinazione di immunoglobuline EV (IgEV) e corticosteroidi.

Lo plasmaferesi inoltre non ha gli effetti avversi a lungo termine dei corticosteroidi, ma spesso richiede un lume a permanenza e, a causa dei grandi spostamenti di liquido, può causare ipotensione. Ai pazienti che non rispondono alle immunoglobuline EV (IgEV) o che hanno una malattia grave può essere effettuata la plasmaferesi, ma poiché la plasmaferesi è invasiva e presenta dei rischi, è meglio usarla come metodo per ridurre il peggioramento piuttosto che come trattamento di mantenimento a lungo termine.

Le immunoglobuline sottocutanee possono essere efficaci come le immunoglobuline EV (IgEV) (6).

Altri immunosoppressori (p. es., azatioprina, ciclofosfamide, micofenolato) possono essere utili e possono ridurre la dipendenza da corticosteroidi.

Il trattamento può essere necessario per lungo tempo.

Riferimenti relativi al trattamento

  1. 1. Van den Bergh PYK, van Doorn PA, Hadden RDM, et al: European Academy of Neurology/Peripheral Nerve Society guideline on diagnosis and treatment of chronic inflammatory demyelinating polyradiculoneuropathy: Report of a joint Task Force-Second revision. J Peripher Nerv Syst 26 (3):242–268, 2021. doi: 10.1111/jns.12455 Epub 2021 Jul 30.

  2. 2. Nobile-Orazio E, Cocito D, Jann S, et al: Frequency and time to relapse after discontinuing 6-month therapy with IVIg or pulsed methylprednisolone in CIDP. J Neurol Neurosurg Psychiatry 86 (7):729–734, 2015. doi: 10.1136/jnnp-2013-307515 Epub 2014 Sep 22.

  3. 3. Lopate G, Pestronk A, Al-Lozi M: Treatment of chronic inflammatory demyelinating polyneuropathy with high-dose intermittent intravenous methylprednisolone. Arch Neurol 62 (2):249–254, 2005. doi: 10.1001/archneur.62.2.249

  4. 4. Muley SA, Kelkar P, Parry GJ: Treatment of chronic inflammatory demyelinating polyneuropathy with pulsed oral steroids. Arch Neurol Nov;65 (11):1460–1464, 2008. doi: 10.1001/archneur.65.11.1460

  5. 5. van Schaik IN, Eftimov F, van Doorn PA, et al: Pulsed high-dose dexamethasone versus standard prednisolone treatment for chronic inflammatory demyelinating polyradiculoneuropathy (PREDICT study): a double-blind, randomised, controlled trial. Lancet Neurol 9 (3):245–253, 2010. doi: 10.1016/S1474-4422(10)70021-1 Epub 2010 Feb 2.

  6. 6. Hadden, RDM, Marreno F: Switch from intravenous to subcutaneous immunoglobulin in CIDP and MMN: Improved tolerability and patient satisfaction. Ther Adv Neurol Disord 8 (1): 14–19, 2015. doi: 10.1177/1756285614563056

Punti chiave

  • Sebbene i sintomi della polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica siano simili a quelli della sindrome di Guillain-Barré, le due si differenziano in base a quanto tempo i sintomi hanno continuato a progredire (ossia, > 2 mesi per la polineuropatia infiammatoria demielinizzante cronica).

  • I sintomi iniziano insidiosamente e possono lentamente peggiorare o seguire uno schema di recidive e di recupero.

  • Le analisi del liquor e i risultati dei test elettrodiagnostici sono simili a quelli della sindrome di Guillain-Barré.

  • Trattare con immunoglobuline EV (IgEV) e corticosteroidi, ma, nei casi più gravi, considerare lo scambio del plasma; gli immunosoppressori possono aiutare e possono ridurre la dipendenza dai corticosteroidi.

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